“Il tempo presente è stato definito la stagione del dopo, l’epoca dopo il moderno, oltre le ideologie assolutizzanti che hanno caratterizzato a lungo il pensiero dell’Occidente, generando spesso totalitarismi e violenze. Si dice, infatti, che la contemporaneità sia segnata fortemente dal relativismo che tocca soprattutto i giovani. Questo relativismo riguarderebbe soprattutto la sfera della sessualità e di conseguenza la comprensione del matrimonio e della famiglia. Questo è vero, però, dall’altro lato, abbiamo a che fare oggi anche con un altro pericolo, di fatto opposto ad un relativismo vero, cioè con un totalitarismo subdolo che determina il contesto della vita e la maturazione dei giovani. Un totalitarismo diverso da quello del XX secolo, non violento come era il comunismo o il nazismo, ma paradossalmente più efficace. Esso non uccide i corpi ma uccide le anime”. Così l’Arcivescovo di Poznan e Presidente della Conferenza Episcopale Polacca, Stanislaw Gadecki, nel suo intervento durante l’a XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi.
Mancano poche ore ormai alla conclusione della XIV Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi. C’è attesa per la stesura del Documento finale a cui - auspicano molti Padri - sarebbe opportuno seguisse una Esortazione Apostolica del Papa. Di questo avviso è Mons. Stanislaw Gadiecki, Arcivescovo di Poznan e Presidente della Conferenza Episcopale Polacca.