La Santa Sede ha ritoccato qualche punto della legge anti-riciclaggio, venendo incontro ad alcune delle raccomandazioni richieste dal comitato del Consiglio di Europa MONEYVAL, sotto la cui valutazione la Santa Sede si è sottoposta dall’inizio del percorso della legge antiriciclaggio. La notizia arriva in un comunicato del Consiglio d’Europa, diramata nella mattinata del 28 maggio.
Dopo circa dieci anni a cinque rapporti sui progressi, MONEYVAL, il comitato del Consiglio d’Europa che valuta come i Paesi aderenti rispondano agli standard internazionali antiriciclaggio, ha stabilito che il sistema della Santa Sede verrà da ora in poi sottoposto a controllo regolare. Lo si legge nel rapporto annuale del Comitato, che include valutazioni su tutte le ispezioni di MONEYVAL, e la notizia è stata accolta con un certo trionfalismo.
È un rapporto considerato generalmente positivo, che proietta Santa Sede al sesto round di valutazioni (una delle cinque nazioni al mondo ad essere arrivata così avanti). Allo stesso tempo, il rapporto del comitato del Consiglio d’Europa MONEYVAL sulle finanze della Santa Sede / Stato di Città del Vaticano mette in luce tutte le criticità del sistema vaticano, e in particolare quello giudiziario.
Da oggi in poi, Capi dicastero e vicedirettori con contratto dirigenziale quinquennale della Curia, insieme a quanti hanno responsabilità amministrative, dovranno dichiarare, sotto giuramento, di non aver avuto condanne né di avere possibili conflitti di interesse sul ramo finanziario, e potranno essere sanzionati dalla Segreteria per l’Economia in caso di dichiarazione falsa. Lo stabilisce un motu proprio di Papa Francesco, firmato il 26 di aprile ma in vigore da oggi, che, per una casualità, è anche il giorno in cui la plenaria del comitato Moneyval a Strasburgo discute il Quinto rapporto sui progressi della Santa Sede in termini di trtasparenza finanziaria.
Il 5 febbraio 2021, veniva annunciata da parte di Papa Francesco la nomina di un promotore di Giustizia per la Corte d’Appello vaticana, il magistrato italiano Catia Summaria, a coprire un incarico rimasto vacante dal 2020. Contestualmente, venivano nominati anche altri due giudici di corte d’appello. Ma appena tre giorni dopo, l’8 febbraio, Papa Francesco firmava un motu proprio recante “modifiche in materia di giustizia” che, di fatto, ridimensionava molto il ruolo della Corte d’Appello vaticana. Anzi, de facto sembrava eliminare del tutto il ruolo del promotore di Giustizia.
"Nella giornata di oggi, il team dei valutatori del Comitato Moneyval ha lasciato lo Stato dellaCittà del Vaticano, a conclusione della visita in loco. Gli incontri si sono svolti in un clima costruttivoe di cooperazione". Lo si legge in un comunicato della Sala Stampa della Santa Sede.
Gli esperti di MONEYVAL vigilano su presidi che sono a tutela “di una finanza pulita, nell’ambito della quale ai mercanti è impedito di speculare in quel sacro tempio che è l’umanità, secondo il disegno d’amore del creatore”. Papa Francesco incontra gli esperti del Comitato del Consiglio d’Europa nel mezzo della loro on site visit in Vaticano, e ribadisce l’impegno della Santa Sede per la trasparenza finanziaria.
Comincia oggi in Vaticano la on site vsiti dei valutatori di Moneyval, il Comitato del Consiglio d’Europa che valuta l’aderenza dei Paesi membri agli standard finanziari internazionali. Gli ispettori resteranno in Vaticano fino al prossimo 13 ottobre, delineando il quarto rapporto sui progressi del percorso della Santa Sede.
La rinuncia improvvisa del Cardinale Giovanni Angeo Becciu ai diritti connessi al cardinalato, nonché al suo incarico di Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, lascia aperte molte questioni. Nel comunicato della Sala Stampa della Santa Sede non c’è una ragione ufficiale per cui si sia arrivati a questa decisione. Tuttavia, il pensiero di tutti è corso subito alle indagini connesse alla compravendita di un immobile di lusso a Londra, a Sloane Avenue, da parte della Segreteria di Stato vaticana.
In 6 anni sono state 27 le segnalazioni dell’ AIF al Promotore di Giustizia dello Stato della Città del Vaticano
La Santa Sede passa ancora una volta l’esame di MONEYVAL, il comitato del Consiglio d’Europa che valuta il sistema di prevenzione al riciclaggio e al finanziamento al terrorismo dei Paesi che partecipano alle valutazioni. Il rapporto sui progressi in materia di prevenzione al riciclaggio e del finanziamento al terrorismo è stato approvato lo scorso 6 dicembre a Strasburgo.
La sfida ora è quella di migliore il livello rafforzare e garantire l’effettiva attuazione del sistema interno stabilito nel 2010 e consolidato dal 2012 ad oggi. Ma la strada tracciata, per le finanze della Santa Sede, è non solo buona, ma anche apprezzata. Nel “progress report” adottato dal MONEYVAL (il comitato anti-riciclaggio del Consiglio d’Europa) si trovano in generale giudizi positivi, perché “la maggior parte delle questioni tecniche riguardo gli emendamenti della legislazione e dei regolamenti sono stati propriamente affrontati”.
Finanza Vaticana, adottato il secondo rapporto dei progressi. MONEYVAL, il Comitato di esperti del Consiglio d’Europa che valuta le misure anti-riciclaggio dei Paesi che vi partecipano, ha così giudicato i progressi della Santa Sede nel delineare un sistema finanziario trasparente e aderente agli standard internazionali soddisfacente.