“Nelle condizioni attuali della società mondiale, dove si riscontrano tante inequità e sono sempre più numerose le persone che vengono scartate, private dei diritti umani fondamentali, il principio del bene comune si trasforma immediatamente, come logica e ineludibile conseguenza, in un appello alla solidarietà e in una opzione preferenziale per i più poveri.
“Abitare il lavoro ai tempi del Jobs Act” è il seminario di studio promosso dal Movimento lavoratori di Azione Cattolica, che vuole essere “un momento di attenzione e di confronto su un tema di assoluta attualità”, come spiegano in una nota Simona Loperte e don Emilio Centomo, rispettivamente segretaria e assistente nazionale del Mlac.
Non è superfluo “ribadire la centralità del lavoro come espressione essenziale della persona umana, l’actus persona, e la sua intrinseca dimensione sociale”. “Il significato del lavoro, infatti, chiama in causa sempre la dignità della persona e la sua concreta realizzazione come mezzo di libertà, di identità, di crescita personale e comunitaria, di inclusione e coesione sociale, di responsabilità individuale verso la società”. E’ la posizione del Movimento dei lavoratori di Azione Cattolica in occasione del primo maggio.