La missione della Chiesa è quella “di annunciare il Vangelo a tutte le genti” e noi dobbiamo sempre pregare perché Dio “mandi operai a lavorare nel suo campo che è il mondo. E ciascuno di noi lo deve fare con cuore aperto, con un atteggiamento missionario; la nostra preghiera non dev’essere limitata solo ai nostri bisogni, alle nostre necessità: una preghiera è veramente cristiana se ha anche una dimensione universale”. Lo ha detto Papa Francesco durante l’Angelus commentando il Vangelo di questa domenica.
I missionari del Pontificio Istituto Missioni Estere si preparano a estendere la missione in Algeria anche verso la Tunisia, toccando così un Paese dove è proibita ogni forma di pubblico annuncio del Vangelo e dove si vive ancora la delicata transizione dalla “Primavera Araba” del 2011.
“Siete una “famiglia di apostoli”, una comunità internazionale di sacerdoti e laici che vivono in comunione di vita e di attività”.
Una nuova agenzia in Africa, con contenuti in inglese, francese e portoghese, per proseguire la missione di evangelizzazione: la lancia EWTN, si chiama ACI Africa, e “coprirà le notizie della Chiesa nel continente africano”, ha spiegato Michael Warsaw, amministratore delegato di EWTN. L’agenzia comincerà le operazioni il 15 agosto, lo stesso giorno in cui 38 anni fa Madre Angelica fece partire la grande avventura del network cattolico.
Dal 5 al 27 ottobre 2019 Papa Francesco e i vescovi si riuniranno a Roma per un Sinodo che per la prima volta metterà al centro dell'attenzione l’Amazzonia, polmone del Pianeta a rischio di catastrofe ambientale, sociale e antropologica. E questo Sinodo si terrà durante il Mese missionario straordinario, sempre voluto da Papa Francesco. Si tratta di due eventi molto significativi per il PIME, istituzione storica di laici e consacrati impegnati nell’annuncio del Vangelo nelle periferie del mondo e che proprio in Amazzonia è presente da 70 anni.
“Nulla più del martirio può segnare il modo proprio del cristiano di partecipare alla storia di salvezza dell'umanità” . Francesco risponde con una lettera a Padre Hanna e a Padre Louai, due francescani che lo hanno reso partecipe della loro testimonianza “nell’amata e martoriata” terra siriana.
Per gli studenti dell’Università Europea di l’estate del 2018 resterà un’estate indimenticabile, diversa da tutte le altre. Un gruppo di allievi ha partecipato a due iniziative di missione organizzate da Gioventù Missionaria, apostolato el movimento Regnum Christi: la prima nel mese di luglio ad Amatrice, l’altra nel mese d’agosto in Messico.
Nella Regola di vita della Congregazione del Sacro Cuore di Gesù di Betharram si legge: “noi dobbiamo essere «Campo volante di preti ausiliari liberi da ogni opera particolare, capaci di andare in ogni luogo. Pronti a correre ovunque saremo chiamati». La missione ricevuta è compito di tutti i membri della comunità, e quest’ultima si arricchisce della condivisione delle esperienze missionarie” (Reg. Cap.II, art.16).
“Conoscete bene la mia preoccupazione per il pericolo che il vostro operato si riduca alla mera dimensione monetaria dell’aiuto materiale, trasformandovi in un’agenzia come tante, fosse anche cristianamente ispirata”. Lo ha detto il Papa, stamane, ai Direttori Nazionali delle Pontificie Opere Missionarie, ricevuti in udienza in occasione dell’Assemblea Generale annuale.
“La fede cristiana resta sempre giovane quando si apre alla missione che Cristo ci consegna”. Lo scrive il Papa nel messaggio per la 92.ma Giornata Missionaria Mondiale che si celebra domenica 21 ottobre 2018.
“E’ questa l’occasione per fare memoria, per ringraziare e per ritornare alle fondamenta poste, più di trecento anni or sono, da San Luigi Maria Grignion de Monfort – di cui festeggerete domani l’anniversario della morte –, fondamenta a cui il Padre Gabriel Deshayes ha dato un nuovo impulso”. Papa Francesco saluta così i partecipanti al XXXII Capitolo Generale dei Fratelli di San Gabriele e i Membri della Famiglia Monfortana, ricevuti oggi in Vaticano.
Da oggi mercoledì Santo sino a alla domenica di Pasqua, un gruppo di studenti dell’Università Europea di Roma, insieme ad altri giovani provenienti da diverse parti d'Italia, parteciperà alle Missioni di Evangelizzazione che il Movimento Regnum Christi promuove in occasione della Settimana Santa, attraverso l’apostolato “Gioventù e Famiglia Missionaria”.
Superbia, avarizia, brama di potere, menzogna fomentano le guerre. In particolare quella lunga e sanguinosa della Repubblica Democratica del Congo. Uno stato al quale il Papa aveva dedicato una preghiera per la pace lo scorso 23 novembre e che è stato al centro ( insieme al Sud Sudan ) della tavola rotonda “Costruiamo insieme la pace”, organizzata alla Pontificia Università Urbaniana, dall’Unione dei Superiori Generali e dall’associazione “Solidarity for South Sudan”, con la collaborazione del Dicastero per il servizio dello Sviluppo Umano Integrale. E proprio ieri, Papa Francesco, ha lanciato un nuovo appello di pace per la Repubblica Democratica del Congo. ACI Stampa ne ha parlato con Suor Sheila Kinsey, Co-segretario esecutivo della Commissione JPIC dell’USG-UISG e organizzatrice dei lavori.
La pace, la lotta alla povertà, la mancanza di educazione e di opportunità lavorative per i giovani, i matrimoni forzati: sono solo alcune delle sfide principali per costruire la pace in Sud Sudan. Se n’è parlato alla Tavola Rotonda “Costruire la pace insieme”, un progetto nato per mantenere viva l’attenzione sul travagliato paese dell’Africa centrale. ACI Stampa ha affrontato l’argomento con John Ashworth, missionario in Sudan e in Sud Sudan, consigliere della Conferenza Episcopale, del Consiglio delle Chiese del Sud Sudan e di altre organizzazioni ecclesiastiche.
Lo chiamavano il missionario della carta stampa, padre Piero Gheddo, missionario del Pime (Pontificio Istituto Missioni Estere) è morto oggi nella casa Ambrosiana di Cesano Boscone, alla periferia di Milano. Aveva 89 anni ed era ammalato da tempo.
Cinquanta anni fa, il 23 novembre 1967 – vigilia della festa del patrono San Prospero - giungeva in Madagascar la prima équipe missionaria diocesana, denominata “équipe Mariò” perché guidata da Monsignor Mario Prandi.
Dare priorità alla formazione dei sacerdoti, per superare la “cultura del provvisorio”; guardare all’esempio dei martiri, che sono stati numerosi nella storia della nazione; e per questo formare anche all’esperienza dell’amore di Gesù, perché la Chiesa locale ha tanta sete di questa testimonianza: sono le consegne che Papa Francesco dà ai vescovi giapponesi, in una lettera a loro indirizzata.
Non abbiate paura. E' l'invito che Gesù rivolge ai suoi discepoli inviandoli in missione. Lo ha ricordato Papa Francesco nel corso dell'Angelus di oggi.
“Voi siete chiamati ad approfondire il vostro carisma, per proiettarvi con rinnovato slancio nell’opera dell’evangelizzazione, nella prospettiva delle urgenze pastorali e delle nuove povertà”. Seguendo questa linea, Papa Francesco offre alcuni consigli e suggerimenti preziosi ai partecipanti ai Capitoli Generali dei Missionari e Missionarie della Consolata, ricevuti oggi nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico.
“Sono disposto ad andare ovunque Ella riterrà opportuno inviarmi, anche nelle sedi più lontane e disagiate, nelle “periferie” della Chiesa che continuamente Ella ci ricorda di non trascurare”.