Il tema della libertà religiosa in Ucraina è stato oggetto di un incontro a porte chiuse organizzato dall’ambasciata degli Stati Uniti presso la Santa Sede, e nell’occasione l’arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa Greco Cattolica Ucraina, ha tenuto un intervento in cui ha sottolineato l’importanza del dialogo e della diplomazia pontificia nel portare luce su situazioni dimenticate, come è appunto il conflitto in Ucraina.
Continuano gli interventi della Santa Sede all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che sta analizzando gli obiettivi dell’agenda di sviluppo sostenible 2030. Nella settimana appena conclusa, le discussioni si sono concentrate sull’ “Avanzamento della condizione della donna” e sullo sviluppo sostenibile in generale. Entrambi gli interventi sono stati letti dall’arcivescovo Bernardito Auza, l’Osservatore Permanente della Santa Sede presso la sede ONU di New York.
Cinque interventi alle Nazioni Unite, su temi che vanno dallo stato di diritto al traffico di droga, con un no netto alla legalizzazione delle droghe leggere, passando per l’immigrazione. In una settimana dedicata alla discussione di alcuni dei punti dell’Agenda di Sviluppo Sostenibile 2030, l’Osservatore Permanente della Santa Sede alle Nazioni Unite, l’arcivescovo Bernardito Auza ha messo ancora una volta in luce l’impegno della Santa Sede per uno sviluppo umano integrale.
Per la Santa Sede, non c’è altra possibilità ragionevoli: le armi nucleari devono essere abolite. Lo sottolinea la Santa Sede, come Stato che ha partecipato al Trattato di Non Proliferazione Nucleare, in una dichiarazione divulgata il 26 settembre, nella Giornata Internazionale per l’Eliminazione delle Armi Nucleari.
“La vocazione delle donne ha una vocazione specifica nella società umana”, e per questo le donne “devono essere incoraggiate ad abbracciare l’opportunità di sostenere la dignità della vita venendo coinvolte nell’educazione e nella loro partecipazione alla vita politica e civile”. Lo ha detto l’arcivescovo Ivan Jurkovic ad un dibattito sui diritti delle donne al 32esimo Consiglio dei Diritti Umani, lo scorso 16 giugno.