Durante le proteste a seguito della rielezione del presidente Aleksandr Lukashenko, la chiesa dei Santi Simone ed Elena era diventata un punto di riferimento per i manifestanti, perché era sulla strada principale e vicino agli edifici governativi ed era caratterizzata dai tipici mattoni rossi che le hanno valso l’appellativo di “Chiesa Rossa”. Il 26 settembre scorso, un incendio ha colpito la chiesa. Ma la chiusura per riparazioni ha riguardato anche la canonica, in quello che molti hanno descritto come una decisione autoritaria da parte del governo di Minsk.
Papa Francesco ha nominato stamane Arcivescovo Metropolita di Minsk-Mohilev, in Bielorussia, Monsignor Iosif Staneuski, finora Vescovo Ausiliare di Grodno.
Per la Chiesa cattolica in Bielorussia, è il momento delle prese di posizione forti. Mentre l’arcivescovo Tadeusz Kondrusiewicz di Minsk non può rientrare nel Paese perché misteriosamente incluso in una lista di persone non gradite in Russia e Bielorussia, l’ausiliare Yury Kasabutsky non usa mezze misure nel sostenere che “è ovvio che stanno cercando fare pressione sulla Chiesa, il che significa che la Chiesa è perseguitata, anche se nessuno ne parla apertamente”.
La Santa Sede verso la Russia e la Chiesa Ortodossa Orientale. E’ il titolo della conferenza stampa che si è svolta in questi giorni presso la Pontificia Università Gregoriana, in cui si è concentrata l’attenzione sul dialogo ecumenico con le chiese ortodosse, i cui frutti cominciano a maturare in Paesi in cui la convivenza è sempre stata storicamente difficile. ACI Stampa ne ha parlato con l'Arcivescovo di Minsk Tadeusz Kondrusiewic.
Una primavera ecumenica a partire dal Belarus? Ci crede l’arcivescovo Mateusz Kondrusiewicz di Minsk, che ha ospitato nella capitale bielorussa la plenaria del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee dal 28 settembre all’1 ottobre. Perché lì, a Minsk, il rapporto con la Chiesa ortodossa, legata a Mosca, è ottimo. Ed è importante, in un Paese che comunque guarda con insistenza verso l’Europa.
Otto sessioni, con discussioni che vanno dalla pastorale giovanile al futuro dell’Europa, passando per il rapporto con le istituzioni europee e l’organizzazione interna: il Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee comincia domani a Minsk, in Bielorussia, una assemblea plenaria che si preannuncia di particolare interesse.