Papa Francesco ha ricevuto questa mattina in Udienza in Vaticano la Delegazione del Centro di ricerca e formazione per la protezione dei minori dell'America Latina. Un discorso in spagnolo in cui il Pontefice ribadisce l'importanza di capire che ogni bambino è il riflesso del volto di Dio.
Lunedì 26 settembre, alle ore 18.30, prenderà il via "Minori e persone vulnerabili: tutela, ascolto, prevenzione", il percorso di formazione base promosso dalla Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale di Napoli- Sez. San Tommaso d’Aquino e dall’Università Giustino Fortunato di Benevento, co-finanziato dal Servizio per gli Studi Superiori di Teologia e delle Scienze Religiose della Conferenza Episcopale Italiana e realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università della Campania Luigi Vanvitelli.
"I minori e le persone vulnerabili sono oggi più sicuri nella Chiesa anche grazie al vostro impegno. E vorrei ringraziare il gran testardo di questa causa che è il Cardinale O’Malley, che va avanti contro tutto, ma l’ha portata avanti.". Con queste parole il Papa accoglie in Udienza i Membri della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori a conclusione dell’Assemblea Plenaria.
Una tutela efficace dei minori richiede la collaborazione di tutte le componenti ecclesiali , questo è stato sottolineato nel corso della conferenza internazionale "La nostra missione comune è proteggere i figli di Dio". La conferenza si è conclusa ieri a Varsavia.
Nel terzo giorno della conferenza internazionale di Varsavia "La nostra missione comune di salvaguardia dei figli di Dio", si è parlato delle conseguenze teologiche degli abusi sessuali su minori da parte del clero. Sono state inoltre condivise esperienze sulla pratica della tutela dei minori nei singoli Paesi dell'Europa Centro- Orientale.
Sono 382 i casi segnalati di abusi sessuali su minori, compresi 198 relativi a minori al di sotto dei 15 anni di età e 184 relativi a minori sopra i 15 anni di età; i casi segnalati coprono il periodo dal 1o gennaio 1990 al 30 giugno 2018 – come risulta dai dati ricevuti dalla Segreteria della Conferenza Episcopale Polacca da tutte le diocesi e ordini religiosi. I dati sono stati elaborati dall’Istituto di Statistica della Chiesa Cattolica e dal Centro per la protezione dell’infanzia.
Ad aprire la sessione pomeridiana dei lavori odierni è stata Linda Ghisoni, Sottosegretario per la Sezione per i fedeli laici del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita.
La Procura Missionaria Salesiana di Madrid ha presentato a Roma un documentario molto particolare, dal titolo “Love”, diretto dal regista Raúl de la Fuente. Il cortometraggio racconta poco dell’amore, anzi descrive la drammatica realtà nella quale sono obbligate a vivere le ragazze di Freetown, in Sierra Leone. Bambine, senza genitori o con famiglie troppo povere, che sono costrette a prostituirsi per poter sopravvivere.
Nel giorno della Memoria, anche quest’anno il ricordo di tutte le vittime del genocidio delle leggi razziali non può dimenticare lo sterminio delle persone e famiglie rom. Le prime deportazioni di rom avvennero nel 1936 a Dachau.
“In Georgia siamo testimoni di un grave disagio sociale di cui sono vittime i minori abbandonati negli istituti e di un’enorme povertà diffusa fra le famiglie”, a denunciarlo è Giovanni Ramonda, Responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII che domani pomeriggio nel paese caucasico sarà presente all’incontro del Santo Padre Papa Francesco con gli operatori delle opere di carità della Chiesa.