La pace, e la consapevolezza che la pace non è mai un bene acquisito definitivamente. La necessità di guardare alle radici. E la certezza che la Santa Sede è “la memoria e la coscienza dell’Europa”. L’arcivescovo Paul Richard Gallagher tratteggia così l’impegno della Santa Sede in Europa.
Un viaggio in Germania, per partecipare alla riunione dell’OSCE, ma non solo. L’arcivescovo Paul Richard Gallagher, segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati (in pratica, il ministro degli Esteri vaticano) è stato in Germania, dove in pochi giorni ha partecipato all’incontro informale dei ministri degli Esteri dell’OSCE, ha incontrato i responsabili del Katolisches buero presso le autorità federali nella nunziatura di Berlino, e ha incontrato i membri della fondazione Konrad Adenauer.
Dovere di proteggere”: è il tema ricorrente nella Segreteria di Stato vaticana, dipanato già nel 2014 dal Cardinal Pietro Parolin, Segretario di Stato, durate una settimana da lui trascorsa al Palazzo di Vetro dell’ONU. Un dovere di proteggere che si applica a temi come l’ambiente e la società. Ma che si applica con maggiore forza sui cristiani perseguitati. Lo sottolinea l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, “ministro degli Esteri vaticano”, in un intervento lo scorso 12 marzo all’Incontro di Formazione Missionaria promosso dalla Diocesi di Roma.