"La sua è una visione illuminata e originale del fenomeno migratorio, visto come appello a creare comunione nella carità", Papa Francesco così descrive il carisma
Perdonare non è una buona azione che si può fare o meno: è una condizione fondamentale per chi è cristiano.
Parla di “Diritto a non emigrare” Papa Francesco
Spagnolo, salesiano, Arcivescovo di Rabat. Anche il Cardinale Cristobal Lopez Romero ha partecipato la scorsa settimana a “Mediterraneo Frontiera di Pace”. Al porporato abbiamo chiesto un commento sulla emergenza migratoria che ora si apre dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, parlando anche di un possibile Sinodo per il Mediterraneo.
Giovani delle università americane del Nord e del Sud che hanno dialogato con il Papa in previsione del Sinodo sulla sinodalità. Il Papa prende appunti e risponde. Costruire ponti, il Papa parla della questione delle migrazioni e di cosa gli studenti universitari possono fare.
“La realtà delle migrazioni nel nostro tempo ha assunto caratteristiche che a volte possono spaventare.
L’impegno per la pace e quello per le migrazioni saranno definiti da due documenti ecumenici attualmente in discussione tra Chiesa Cattolica e il Consiglio Mondiale delle Chiese. Le riflessioni sui due documenti hanno occupato gran parte della discussione del Gruppo Misto di Lavoro dei due partner, riunitisi online dal 12 al 14 aprile per uno degli incontri regolari.
La preparazione della messa con il Papa è l’esperienza di una vita intera. Sono circa 250 i giovani volontari di Erbil che questa mattina prestissimo hanno iniziato a lavorare intorno all’altare, sistemando le sedi per gli invitati speciali e cercando di seguire le mille indicazioni che arrivano dai sacerdoti nello stadio Franso Harari, dove Papa Francesco presiede la Messa per diecimila persone.
Europa, ambiente, Sinodo sull’Amazzonia. Papa Francesco ne parla in una intervista di taglio politico rilasciata a Vatican Insider la testata de La Stampa fino a pochi mesi fa diretta da Andrea Tornielli oggi direttore editoriale del Dicastero vaticano per la comunicazione.
Le migrazioni riguardano sempre più i giovanissimi, i ragazzi, e Migrantes si occupa di loro con un rapporto specifico.
“Il Signore, nella sua bontà, ci concede l’estate per poter ritagliare in essa un momento di sosta dalle fatiche quotidiane.
L’Europa e le migrazioni, una questione ormai più politica che culturale che però coinvolge moltissimo cristiani in fuga dal Medio Oriente soffocato dal fondamentalismo.
Al Papa il dialogo con la Cina piace anche se è un rischio, e gli piace che ci siano diversi livelli di rapporti, dice che il cardinal Zen è una uomo spaventato e “anche l’età forse influisce un po’.
Il Governo del Messico riafferma il suo impegno affinché il Patto Mondiale per una Migrazione Sicura, Ordinata e Regolare sia un strumento per trasformare visioni di corto respiro ed introspettive in prospettive ampie ed umane. Da parte sua, la Chiesa Cattolica in Messico ha deciso di impegnarsi in favore dei migranti, mettendo in pratica i 4 verbi lanciati dal Papa Francesco nella Giornata Mondiale del Migrante 2018 - accogliere, proteggere, promuovere ed integrare - promuovendo la cultura dell’incontro. Sono queste le conclusioni del “Colloquio su Migrazione Internazionale Santa Sede – Messico” tenutosi gli scorsi giorni presso la Casina Pio IV in Vaticano.
Il Papa ha inviato un messaggio in occasione dell'evento "II Colloquio Santa Sede - Messico sulla migrazione internazionale", promosso dalla Segreteria per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato e dall’Ambasciata del Messico presso la Santa Sede, con la collaborazione della Pontificia Accademia delle Scienze e della Sezione migranti e rifugiati del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.
“La crisi ecologica che ora colpisce l’intera umanità è, in ultimo, radicata nel cuore umano, che aspira a controllare e a sfruttare le risorse limitate del nostro pianeta, mentre ignora i membri vulnerabili della famiglia umana”.
La recente visita del premier romeno Viorica Dancila ha lanciato l’idea di “uno strumento pattizio” tra Santa Sede e Romania per quanto riguarda il mutuo riconoscimento dei titoli di studio. Ma c’è un altro concordato in vista: è quello con l’Angola.
Abbandonare la “cultura dominante” dello scarto e del rifiuto, e così cambiare atteggiamento nei confronti dei migranti: è questa la sfida più grande per l’International Catholic Migration Commission, nelle parole del Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano.
È cominciato un periodo intenso per la diplomazia pontificia, impegnata in prima linea nei negoziati per il Global Compact. All’attenta osservazione dei negoziati, la Santa Sede aggiunge anche, da tradizione, dei cosiddetti “Side events”, eventi collaterali, che servono a mettere in luce con il mondo diplomatico alcuni dei temi che le stanno particolarmente a cuore. È successo questo, lo scorso 21 febbraio, con l’evento “Porre fine alla detenzione di minori migranti e rifugiati: determinazione del superiore interesse e alternative alla detenzione”.
È chiaro che il tema delle migrazioni sarà cruciale per la diplomazia pontificia durante l’anno. E questo non è dato solo dal fatto che Papa Francesco ha dedicato a “Migranti e rifugiati, uomini e donne in cerca di pace” il suo messaggio per la Giornata Mondiale della Pace. Ci sono due Global Compacts da discutere, e il draft 0 sull’accordo per i rifugiati è stato oggetto di discussion a Ginevra. È stato il principale impegno della diplomazia pontificia nella settimana.