Gelati per tutti gli ospiti del centro Mondo Migliore a Rocca di Papa, fra i quali 35 migranti sbarcati dalla nave Diciotti. A regalarli è stato Papa Francesco.
Sono oltre 40 le diocesi italiane che hanno dato la disponibilità all’accoglienza di 100 profughi eritrei sbarcati a Catania dopo una lunga odissea sulla nave “Diciotti” della Marina Militare italiana in balia delle onde e poi di un braccio di ferro istituzionale durato circa 10 giorni.
“Come Caritas Italiana stiamo monitorando le offerte con l’attenzione alla storia personale di questi fratelli”. Così spiega don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana, a cui da una trentina di Diocesi – da nord a sud del Paese – è giunta disponibilità a farsi carico di un piccolo numero di migranti della nave Ubaldo Diciotti.
Papa Francesco è arrivato a Roma di rientro dal suo viaggio in Irlanda alle ore 22e30 circa. Durante il volo, l’appuntamento consueto per la conferenza stampa con i giornalisti. Tra i temi affrontati, quello dei migranti, in riferimento alla nave “Ubaldo Diciotti”, l’aborto e anche il modello famigliare omosessuale.
“Sarajevo è una città ponte. Il vostro incontro è ispirato a questo motivo dominante, che mette in guardia sulla necessità di costruire, in un ambiente di tensione e divisione, nuovi percorsi di vicinanza tra popoli, culture e religioni”. Lo scrive il Papa nel messaggio recapitato agli organizzatori della terza conferenza mondiale sull'etica teologica che si sta svolgendo nella capitale bosniaca.
"Assistere gli ultimi e condividere le conoscenze è una delle vie più fruttuose per sostenere lo sviluppo dei popoli. Meritano particolare attenzione la sensibilità che mostrate nell’accoglienza di tanti pazienti che qui giungono per ragioni umanitarie, il forte impegno nelle missioni internazionali e il lavoro costante di offerta formativa in diversi paesi del mondo, a testimonianza dell’aderenza operativa al Magistero della Chiesa, ed in special modo a quello di Papa Francesco". Lo ha detto ieri pomeriggio il Segretario di Stato Vaticano, il cardinale Pietro Parolin, intervenuto alla presentazione del Bilancio Sociale dell'Ospedale Bambino Gesù.
Si apre domani a Stoccolma il vertice annuale dei vescovi e delegati responsabili per la pastorale dei migranti delle Conferenze episcopali europee su invito del Vescovo della capitale svedese, il Cardinale Anders Arborelius, responsabile della sezione “migrazioni” della Commissione CCEE per la Pastorale Sociale. I lavori si concluderanno domenica 15 luglio e si incentreranno sul tema Un movimento di umanità: il flusso dei migranti e delle notizie. Il dialogo e la comunicazione per una cultura dell’incontro.
“Quanti poveri oggi sono calpestati! Quanti piccoli vengono sterminati! Sono tutti vittime di quella cultura dello scarto che più volte è stata denunciata. E tra questi non posso non annoverare i migranti e i rifugiati, che continuano a bussare alle porte delle Nazioni che godono di maggiore benessere”. E’ il grido del Papa, oggi, nell’omelia pronunciata in occasione della Messa celebrata all’altare della Cattedra nella Basilica Vaticana per i migranti, nel quinto anniversario della visita a Lampedusa.
Domani presso la Mensa “San Giovanni Paolo II” della Caritas Diocesana di Roma, in via Marsala 109, un gruppo di migranti e rifugiati incontrano figure di spicco del mondo politico, pubblico, culturale ed ecclesiastico per condividere l’esperienza migratoria.
Il fenomeno migratorio è complesso e “risposte prefabbricate e soluzioni semplicistiche hanno l’effetto di renderlo, inutilmente, ancora più incandescente”. Lo ha ribadito oggi il Cardinale Gualtiero Bassetti, Presidente della CEI
Oggi, sfortunatamente, vediamo che sfide sempre più pressanti e complesse caratterizzano il fenomeno migratorio, mentre molti dei problemi che stiamo discutendo nel nostro tempo rimangono senza una risposta adeguata.
Il Papa ha inviato un messaggio in occasione dell'evento "II Colloquio Santa Sede - Messico sulla migrazione internazionale", promosso dalla Segreteria per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato e dall’Ambasciata del Messico presso la Santa Sede, con la collaborazione della Pontificia Accademia delle Scienze e della Sezione migranti e rifugiati del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.
Quale è l’agenda della diplomazia pontificia? La ha delineata il Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, in un intervento lo scorso sabato nell’ultima sessione della conferenza internazionale organizzata dalla fondazione Centesimus Annus pro Pontifice. Dalla famiglia alla pace nel mondo, il Cardinale ha parlato degli obiettivi fondamentali della diplomazia del Papa. Nel frattempo, si parla di un possibile viaggio del Papa in Iraq (poi smentito) e il Santa Marta Group, che si occupa di traffico di esseri umani, viene onorato ad una serata di gala organizzata dalla Missione della Santa Sede presso l’ONU di New York.
“Le paure si possono vincere solo nell’incontro con l’altro e nell’intrecciare una relazione. È un cammino esigente e a volte faticoso a cui le nostre comunità non possono sottrarsi, ne va della nostra testimonianza evangelica”.
La Santa Sede lancia il progetto “Ponti di solidarietà – Piano pastorale integrato per assistere i migranti venezuelani in Sud America”, un’iniziativa per dare risposte concrete alle sfide poste dalla migrazione di massa che sta coinvolgendo i venezuelani.
“Che ci fanno oltre cento hacker in Vaticano?”
Diciotto associazioni cattoliche hanno sottoscritto sette punti sul tema migranti da presentare ai diversi schieramenti politici che si presentano al prossimo appuntamento elettorale. Il documento è stato firmato anche da Salesiani per il Sociale – Federazione SCS impegnata in Italia con strutture di prima e seconda accoglienza di msna (minori stranieri non accompagnati).
I Vescovi italiani rivolgono agli italiani un duplice appello in vista delle elezioni politiche del 4 marzo: “agli elettori, perché superino senza esitazione ogni tentazione di astensionismo; ai candidati, perché avvertano la necessità di un cammino formativo e la responsabilità di mantenere per tutta la durata del mandato un vero rapporto con la base. Entrambe sono condizioni essenziali per conoscere da vicino e, quindi, affrontare i problemi che toccano la vita reale della gente”. E’ quanto emerge dal Comunicato finale del Consiglio Episcopale Permanente della CEI che si è svolto a Roma, ed aperto lunedì scorso dalla prolusione del Cardinale Presidente Gualtiero Bassetti.
L'azione pastorale del prossimo futuro deve basarsi su tre verbi: "ricostruire, ricucire e pacificare". Lo ha detto nel pomeriggio di oggi il Cardinale Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia e Presidente della CEI, in occasione dell'apertura del Consiglio Permanente dei Vescovi Italiani. Bisogna ricostuire la speranza del Paese, ricucire unendo tutta "la comunità ecclesiale", pacificare superando "un clima di rancore sociale, alimentato da una complessa congiuntura economica, da una diffusa precarietà lavorativa e dall’emergere di paure collettive".
Pace, famiglia e migrazioni: Papa Francesco centra il suo discorso al Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede su questi tre pilastri, dopo una panoramica su alcune delle situazioni nel mondo che destano più preoccupazione.