A distanza di 5 anni Papa Francesco stamane è tornato sull’isola di Lesbo per incontrare nuovamente i rifugiati di Mytilene.
“Dio ci parla attraverso i vostri sogni. Chiama anche noi a non rassegnarci a un mondo diviso, a comunità cristiane divise, ma a camminare nella storia attratti dal sogno di Dio
E' iniziato il viaggio apostolico internazionale di Papa Francesco che l o porterà a visitare Cipro prima e Grecia poi. Il volo papale è decollato dall'aeroporto di Fiumicino alle 11. Si tratta del 35/mo viaggio apostolico dall'inizio del pontificato.
"Per l'ennesima giornata assistiamo a eventi drammatici al confine polacco-bielorusso. A nome della Conferenza Episcopale Polacca, condanno fermamente l'uso da parte della Bielorussia di tragedie umane per condurre azioni contro la sovranità della Polonia". Sono le parole del Presidente della Conferenza Episcopale Polacca, Monsignor Stanisław Gądecki, commentando la crisi migratoria in atto al confine tra i due Paesi.
La Presidenza della CEI fa proprie le parole pronunciate da Papa Francesco ieri, 24 ottobre, dopo la preghiera dell’Angelus, e rivolge al Paese e all’Unione europea un appello affinché siano posti in atto interventi efficaci, capaci di garantire il rispetto dei diritti umani e la tutela della persona.
Gli stranieri in Italia nel 2021 sono diminuiti del 5,1%, così come sono scesi i permessi rilasciati per motivi di protezione internazionale. Sono gli effetti del Covid-19 sulla popolazione straniera in Italia secondo il XXX Rapporto della Fondazione Migrantes - Caritas Italiana, presentato stamane a Roma.
Il lavoro della Santa Sede a favore dei migranti non può essere messo in discussione, e l’attenzione che Papa Francesco ha posto al tema delle migrazioni è indubbio. Non solo il Papa ha voluto una sezione, sotto la sua temporanea guida, che si occupasse di migranti e rifugiati, ma il lavoro della Santa Sede al global compact per i rifugiati e le migrazioni è stato fortissimo. Ed è proprio per questa attenzione per i migranti che la Santa Sede ha accettato, ma con riserve, una risoluzione dell’Alto Commissariato ONU per i Rifugiati che è stato approvato l’8 ottobre e sarà adottato l’11. La Santa Sede ha fortemente contestato l’approccio ideologico che forza – come spesso succede nei documenti ONU – l’adozione di formule come “salute sessuale riproduttiva” ponendo in pratica l’aut aut: o c’è consenso sul testo, o si va al voto, e il testo dunque non passa.
Il diritto e il dovere di difendere i confini degli Stati si conciliano con l'aiuto a persone che si trovano in situazioni drammatiche – ha affermato Mons. Stanisław Gądecki, Presidente della Conferenza Episcopale Polacca facendo un appello per gli aiuti umanitari per i migranti.
"Le tragedie che continuano a verificarsi nel Mediterraneo e lungo le diverse rotte marittime e terrestri scuotono le coscienze e chiedono di guardare con lucidità al fenomeno delle migrazioni", si legge in un comunicato diffuso dalla CEI. Di fronte a questo dramma, la Presidenza della CEI invita le comunità ecclesiali a non dimenticare quanti hanno perso la loro vita mentre cercavano di raggiungere le coste italiane ed europee. E tutto questo con una preghiera.
“Quattro anni fa, Caritas Internationalis lanciò una campagna a livello globale con l'ambizione di creare ponti di speranza tra isole separate dalla paura. Ci siamo dati alcune sfide: non solo vedere i migranti, ma guardarli con compassione; non solo sentire la loro voce, ma ascoltare le loro storie e preoccupazioni, fermandosi, come il Buon Samaritano, e vivendo un momento di comunione con loro”. Lo ha detto il Cardinale Luis Antonio Tagle, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli e Presidente di Caritas Internationalis, presentando i risultati della Campagna internazionale di Caritas Internationalis “Share the Journey – Condividiamo il viaggio”.
Ci sono sempre più persone in fuga, e sempre meno sono quelle accolte in Europa e in Italia. Lo sottolinea un rapporto della Fondazione Migrantes della CEI sul diritto di asilo. Che certifica anche come “la situazione dei migranti che giungono in Europa via mare attraverso il Mediterraneo centrale e le risposte di alcuni governi dell’UE nel 2020 hanno messo in evidenza come la pandemia di Covid-19, una dura prova per tanti Paesi, abbia fornito allo stesso tempo anche i pretesti per una serie di misure ‘difensive’.”
“Negli ultimi 15 anni gli italiani nel mondo hanno raggiunto la cifra di 5,5 milioni, con un aumento del 76,6%. Nel 2019 hanno lasciato l’Italia 131.000 persone verso 186 destinazioni del mondo, da ogni provincia italiana”. Lo afferma il Rapporto “Italiani nel mondo” 2020, curato dalla Fondazione Migrantes.
“Le parole ispirate che vengono da Dio invitano all’apertura e alla carità. Ci mettono in guardia, anzi, da ogni egoismo. Tra le opere di giustizia sulle quali verremo giudicati vi è anche quella dell’accoglienza nei confronti degli stranieri”. Lo ha detto il Cardinale Gualtiero Bassetti, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, nell’omelia della Messa celebrata stamane a conclusione della iniziativa CEI “Liberi di partire, liberi di restare”.
Continuano i lavori in modalità online dell' Assemblea Plenaria del CCEE sul tema “La Chiesa in Europa dopo la pandemia. Prospettive per il creato e per le comunità” . Il Cardinale Michael Czerny, Sottosegretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale Sezione Migranti e Rifugiati, rilascia un intervento sulle recenti sfide della pastorale migratoria in Europa e propone tre punti di riflessione.
Un Consiglio Permanente che si è concentrato sul tema principale della prossima Assemblea Generale che si svolgerà a Roma dal 16 al 19 novembre prossimo, ma che ha anche fatto il punto dell’azione della Caritas nell’emergenza sanitaria e sociale innescata dal Covid-19.
“Un progetto lungimirante”.
Sette anni dopo la visita a Lampedusa, Papa Francesco celebra l'8 luglio 2020 una Messa nella cappella di Casa Santa Marta, alla quale partecipa solo il personale della sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, "vista la situazione sanitaria".
Volti e storie nella basilica di Santa Maria in Trastevere per celebrare la speranza. La veglia di giovedì sera voluta dalla Conferenza episcopale italiana “ Morire di speranza” è stata dedicata ai migranti.
“Come Gesù Cristo, costretti a fuggire”.E' questo il tema scelto da Papa Francesco per la 106esima Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato che si celebrerà Domenica 27 settembre 2020.
Il 30 e 31 gennaio scorsi si è svolto a Cúcuta in Colombia l’incontro dei vescovi delle diocesi di frontiera tra Colombia e Venezuela intitolato “Caridad en la frontera”. Un appuntamento, sotto la regia del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale e dalla Sezione Migranti e Rifugiati, in collaborazione con la diocesi di Cúcuta, che ha voluto manifestare “la sollecitudine del Santo Padre per le situazioni migratorie di frontiera e mettere in sinergia le attività caritative a favore delle persone più deboli e vulnerabili in questa regione”.