“Continua una strage silenziosa nel Mediterraneo, con i morti che sono più che raddoppiati nel 2015 rispetto al 2014: da 1600 a oltre 3200. Continuano le morti di bambini, dimenticate: oltre 700 dall’inizio dell’anno”, denuncia oggi il Direttore Generale della Fondazione Migrantes, Mons. Gian Carlo Perego.
“La Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia ci porta a ricordare, come Fondazione Migrantes, tra i drammi che toccano i minori, quello dei minori non accompagnati in fuga da guerra, miseria e violenze e che sono approdati e continuano ad approdare nei porti italiani”. Mons. Gian Carlo Perego, Direttore Generale della Fondazione Migrantes in ricorda così la importanza della Giornata Internazionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza che si celebra il 20 novembre.
“Come Fondazione Migrantes esprimiamo forti perplessità sul funzionamento degli Hotspots - i Centri di prima accoglienza ai porti di arrivo -, che dovrebbero essere aperti sperimentalmente solo in Italia e Grecia”; la presa di posizione giunge “alla luce del Rapporto ministeriale e delle indicazioni della Commissione europea sull’immigrazione”, ma anche dopo aver visitato il nuovo centro di Siracusa. Per la Fondazione Migrantes “gli Hotspots sarebbero ‘semplicemente’ dei centri di prima accoglienza allo sbarco, dove accanto alla polizia italiana lavorerebbero anche funzionari dell’Unione Europea di Frontex, di Easo”.
"Il pellegrinaggio di 5000 rom a Roma, provenienti almeno da 20 nazioni del mondo - di cui quasi 2000 rom da 9 regioni e 26 diocesi italiane - e che si concluderà lunedì 26 ottobre con l’udienza del Papa in sala Nervi, costituisce per la Fondazione Migrantes, che ha collaborato con il Pontificio Consiglio dei Migranti e degli Itineranti alla preparazione all’evento, un gesto concreto e un segno nel cammino di preparazione del Giubileo della misericordia." Lo scrive in un comunicato la Migrantes, ufficio dei vescovi italiani per la pastorale dei migranti e itineranti.
Il Papa ha invitato tutte le chiese ad accogliere i rifugiati. E nell’accogliere questo appello, la Conferenza Episcopale ha diffuso un vademecum sull’accoglienza. Diocesi, parrocchie, famiglie, comunità religiose fanno già moltissimo, e accolgono in 1600 differenti strutture 22 mila dei migranti sui 95 mila che arrivano nel nostro Paese. Il vademecum parte da questo impegno. E rilancia la sfida dell’accoglienza, nell’Anno del Giubileo. Con la sfida di guarire il dramma dell’immigrazione nelle terre da cui le persone partono.
“Gli emigranti italiani e le Chiese in Europa, a 50 anni dal Concilio Vaticano II”. Questo il tema del prossimo Convegno delle Missioni Cattoliche Italiane in Europa che si svolgerà a Brescia da oggi fino al 16 ottobre.
Quasi 5 milioni gli italiani all’estero al 1 gennaio 2015, con un aumento del 3,3% rispetto all’anno precedente. Sono infatti circa 150mila gli italiani che nei dodici mesi del 2014 si sono iscritti all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero. Un flusso che è dovuto soprattutto all’espatrio, per circa la metà dei censiti. Mete preferite, Germania e Regno Unito. E’ quanto emerge dal rapporto “Italiani nel Mondo”, presentato oggi dalla fondazione Migrantes a Roma.
Il Ministro dell’Interno britannico, Theresa May, ha dichiarato sulle colonne del Sunday Times la sua intenzione di agire affinché gli accordi di Schengen sulla libera circolazione dei cittadini comunitari all’interno dell’Unione Europa vengano rivisti in senso più restrittivo. Le parole del Ministro dell’Interno preoccupano, soprattutto chi opera oggi a favore delle comunità italiane residenti a Londra, ma anche in altre capitali europee.
“In questi ultimi giorni continuano le notizie di morte dei migranti via terra e via mare, ma continuano anche le notizie di una chiusura di Paesi europei al cammino dei migranti, con un pericoloso ritorno a nazionalismi che mette in discussione l’unità stessa dell’Europa. Speculare sulla vita umana dei migranti o respingerli in terra o in mare sono atti criminali - come ha ricordato domenica all’Angelus Papa Francesco - su cui dovrebbe procedere a un’indagine la Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo, afferma Mons. Gian Carlo Perego, Direttore generale della Fondazione Migrantes.
“Le opere a volte parlano della fede, per cui sicuramente è importante farsi presente con un annuncio cristiano che passi attraverso una prossimità che si fa concreta, non è soltanto teorica ma che si sporca le mani andando incontro agli altri e mettendosi in gioco.
“La presenza non italiana è diventata parte integrante e indispensabile per i nostri territori, ma ancora una volta la grande sfida è culturale. Viviamo nella pratica l’accoglienza, ma siamo continuamente bombardati da messaggi distorti, di cattiveria e negatività per cui ciò che poi si fa nella pratica finisce coll’essere negato dal pensiero”. Parole del cardinale Montenegro, arcivescovo di Agrigento alla presentazione del rapporto Caritas/Migrantes sulla immigrazione. Un evento che si è svolto all’ EXPO’ di Milano.
L’Agenda Europea sull’immigrazione vede certamente significativi passi avanti, anche se ancora incerti, nel governo delle migrazioni. Accogliendo anche le forti pressioni e preoccupazioni del mondo della società civile, di fatto si è arrivati a un “Mare nostrum europeo”, considerando i limiti attuali di Frontex e Triton. Infatti, per quanto riguarda i fondi per l’operazione Triton (la cui triplicazione è stata, come noto, concordata all’ultimo Consiglio Europeo), la Commissione Europea ha mantenuto fede a quanto aveva dichiarato, che cioè entro metà maggio sarebbe stata presentata una proposta emendativa del bilancio UE, da approvare in Consiglio e in Parlamento.
“Uomini e donne come noi” è il titolo dell’ultimo saggio dedicato al dramma dell’immigrazione nel mediterraneo scritto da monsignor Giancarlo Perego Direttore della Fondazione Migrantes della Conferenza Episcopale italiana. Mentre le cifre di morte si susseguono con un ritmo da apocalisse la Chiesa cattolica ha messo in campo tutte le sue forze non solo per essere aiuto, ma anche per leggere il fenomeno e cercare di prevenirlo.
"Dal vertice europeo di ieri esce l'Europa dei nazionalismi. E' rimandata la costruzione dell'Europa sociale e solidale". E’ netta la bocciatura da parte della Fondazione Migrantes, del vertice straordinario dei Capi di stato e di governo dell’Unione Europea che doveva esprimersi circa le soluzioni all’emergenza umanitaria nel Mar Mediterraneo
“L’emigrazione della Calabria. Percorsi migratori, consistenze numeriche ed effetti sociali” è il nuovo volume della Fondazione Migrantes che ripercorre “un secolo di storia dell’esperienza migratoria calabrese”.