Nel cumulo di macerie della guerra in Ucraina, solo la fede ha dato il coraggio di annunciare la resurrezione. Lo sottolinea l’arcivescovo Mieczysław Mokrzycki di Leopoli, in una sentita omelia a Cagliari, dove si trova per i festeggiamenti della Madonna di Bonaria.
“Ringrazio il Papa per la vicinanza materiale e spirituale che continua ad esprimere verso il popolo ucraino ferito dalla guerra”. L'arcivescovo di Leopoli dei Latini, Mieczysław Mokrzycki, , vescovo titolare di Bulna e ausiliare di Kharkiv-Zaporizhia, racconta a Vatican News l’incontro con il Papa in Vaticano insieme con monsignor Jan Sobiło.
Può sembrare strano ma nei tempi moderni in tutta l’Ucraina non c’erano i figli spirituali di san Benedetto. Esisteva una comunità delle benedettine nell'abbazia a Zhytomyr. Fino a poco tempo fa non c'erano indicazioni che i benedettini sarebbero tornati in questo Paese. Ma le cose sono cambiate quando le benedettine hanno deciso di preparare una nuova fondazione a Lviv.
Mieczysław Mokrzycki è oggi arcivescovo di Leopoli, in Ucraina. Ma dal 1996 al 2005 è stato secondo segretario personale di San Giovanni Paolo II, conosciuto da tutti come don Mietek, a fianco all’attuale Cardinale Stanislao Dziwisz che prendeva sempre più mansioni all’interno della Prefettura della Casa Pontificia. Era lì, a fianco a San Giovanni Paolo II, anche nei suoi ultimi momenti. E, a 40 anni dall’elezione, racconta ad ACI Stampa anche come la sua esperienza con il Papa polacco lo aiuti a guidare la sua comunità in Ucraina.