Pio XII “attento ai progressi tecnologici”, che vede subito nei nuovi mezzi di comunicazione un modo di evangelizzare, ma anche di fare diplomazia, come succede con Radio Vaticana durante la Seconda Guerra Mondiale. Quella che emerge studiando il rapporto tra Papa Pacelli e i mass media è una immagine completamente diversa da quella che si ha generalmente di lui. Ma, ed è anche quello il bello della storia, l’immagine comune viene proprio dai mezzi di comunicazione.
Il suo nome da radioamatore è SP3RN. Ma tutti lo conoscono come San Massimiliano Kolbe, il “prete cattolico” morto ad Auschwitz il 14 agosto di 75 anni fa. “Un martire dell’amore”, disse di lui Paolo VI, quando lo beatificò nel 1971. “Un apostolo dei nuovi media”, lo ha descritto padre Marco Tasca, ministro generale dei Minori conventuali, quando Papa Francesco è andato ad Auschwitz e si è fermato in preghiera nella cella dove padre Kolbe morì.