È stato un incontro cordiale, di 20 minuti, quello che ha avuto luogo nella nunziatura apostolica di Budapest tra Papa Francesco e il metropolita del Patriarcato di Mosca Hilarion. Lo comunica la Sala Stampa della Santa Sede. Hilarion, per anni a capo del Dipartimento di Relazioni Esterne di Mosca e tra gli architetti dell’incontro di Papa Francesco e il Patriarca Kirill all’Avana nel 2016, è stato nominato metropolita di Budapest a giugno, mentre il suo posto è stato preso dal metropolita Antonij.
Aveva lavorato al secondo incontro tra Papa Francesco e il Patriarca di Mosca Kirill, ed era probabilmente l’uomo più visibile del Patriarcato di Mosca. Tutto questo, però, non è bastato al metropolita Hilarion, che dal 2009 era a capo del Dipartimento di Relazioni Esterne di Mosca e che, con decisione sinodale del 6 giugno scorso, è stato nominato metropolita di Budapest e Ungheria.
Lo aveva detto Papa Francesco, tornando dalla Grecia, che avrebbe incontrato il metropolita Hilarion, capo del Dipartimento di Relazioni Esterne del Patriarcato di Mosca, in questa settimana. L’incontro è avvenuto questa mattina, alle 7.50, prima dell’udienza generale. Nel comunicato ufficiale si parla di “conversazione in spirito di fraternità” e della discussione di “alcuni temi che costituiscono motivo di comune preoccupazione e di fronte alle quali è comune l’impegno a cercare concrete risposte umane e spirituali”. Nessuna menzione di un possibile incontro tra Papa Francesco e il Patriarca. Ma, a sentire quello che aveva preannunciato Papa Francesco, di certo il tema è stato messo sul tavolo.
“Non possiamo accettare l’unione omosessuale in nessun modo e in nessuna forma quale matrimonio, con tutte le conseguenze di tale rifiuto”, ha sottolineato il metropolita, “Perciò non può essere celebrato il sacramento di matrimonio né data una benedizione a una coppia omosessuale”.
I santi come segni di unità. Le iniziative culturali in comune. L’impegno per i cristiani perseguitati. Quattro anni dopo lo storico incontro dell’Avana tra Papa Francesco e il Patriarca Kirill, continua il dialogo tra il Patriarcato di Mosca e la Chiesa cattolica. Quest’anno, l’anniversario dell’incontro dell’Avana è stato celebrato a Roma, in una conferenza, sui “Santi, semi e segni di unità”. Ma l’evento è stata anche l’occasione di un incontro del Gruppo misto di lavoro per il coordinamento di progetti culturali e sociali tra la Santa Sede e la Chiesa ortodossa russa. E, con l’occasione, il metropolita Hilarion, a capo del Dipartimento di Relazioni Esterne di Mosca, ha anche incontrato Papa Francesco il 13 febbraio.
Lontani da Costantinopoli, vicini a Roma, ma solo per le sfide comuni, con una Chiesa viva e una giovent che cresce nella fede. Il metropolita Hilarion, capo delle Dipartimento per le Relazioni Estere del Patriarcato di Mosca, parla da Budapest, dove ha partecipato lo scorso 6 settembre all’incontro “Christianity connects”, organizzato dal ministero degli Esteri ungherese.
La questione ucraina potrebbe entrare anche nelle conversazioni di Papa Francesco e i leader ortodossi nei suoi viaggi in Macedonia, Bulgaria e Romania. Tre viaggi, molto ravvicinati, in nazioni a maggioranza ortodosse, che sono state colpite a vario titolo dalla crisi che si è creata tra Mosca e Costantinopoli.
Lo sguardo alle tensioni in Ucraina, e la denuncia di una persecuzione contro gli ortodossi fedeli al Patriarcato di Mosca durante il processo per la costituzione di una Chiesa autocefala ucraina. Ma, soprattutto, la sottolineatura dei rapporti tra Chiesa cattolica e ortodossa, cementati dalla traslazione delle reliquie di San Nicola in Russia lo scorso anno.
Non sono stati rivelati i dettagli dell’incontro tra Papa Francesco e il metropolita Hilarion, capo del Dipartimento delle Relazioni Esterne del Patriarcato di Mosca. Ma è molto probabile che, nel loro settimo incontro, si siano anche andati a toccare i difficili rapporti tra il Patriarcato di Mosca e quello di Costantinopoli, divisi ora sulla questione dell’Ucraina. Ed è altrettanto probabile che Papa Francesco abbia detto di non voler entrare nella questione.
E’ stata resa nota oggi dalla Sala Stampa della Santa Sede la trascrizione ufficiale della udienza alla Delegazione del Patriarcato di Mosca, ricevuta in udienza nell’Auletta dell’Aula Paolo VI mercoledì scorso 30 maggio. Ecco le parole del Papa:
L’Icona del Crofisso di Dionisj arriverà direttamente a Roma dalla Russia, per la prima volta. Lo ha annunciato il metropolita Hilarion, a capo del Dipartimento delle Relazioni Estere del Patriarcato di Mosca, parlando di fronte a Papa Francesco nella mattina.
Il 19 maggio scorso il metropolita Hilarion, presidente del Dipartimento per le relazioni esterne della Chiesa del Patriarcato di Mosca, ha incontrato l'arcivescovo Wojciech Polak, Primate di Polonia e presidente del Gruppo per le relazioni con la Chiesa ortodossa russa della Conferenza episcopale polacca.
Il dialogo ecumenico tra Patriarcato di Mosca e Chiesa Cattolica trova nella difficile situazione in Siria uno spiraglio pratico, celebrato in un simposio a Vienna che ha visto la partecipazione del metropolita Hilarion, a capo del Dipartimento Relazioni Estere del Patriarcato di Mosca e del Cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani.
Quale è lo stato dei rapporti ortodossi-cattolici? È la domanda cui tenta di rispondere il metropolita Hilarion, a capo del Dipartimento di Relazioni Estere del Patriarcato Ortodosso di Mosca, in una “lectio doctoralis” tenuta oggi a Bari ricevendo la laurea “honoris causa” in Sacra Liturgia dalla Facoltà Teologica Pugliese.
Unica udienza della mattina per Papa Francesco a Casa Santa Marta in Vaticano per il Metropolita Hilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, accompagnato dal suo seguito.
Domani un concerto del Coro sinodale di Mosca e il Coro della Cappella Sistina sarà un ulteriore segno del legame spirituale tra il Roma e Mosca.