Può la intelligenza artificiale portare la pace? Si secondo Papa Francesco che a questo tema dedica il Messaggio per la Giornata della Pace del 1 gennaio 2024.
L' intelligenza artificiale arriva in Vaticano, ma come tema di riflessione per la Giornata Mondiale della Pace.
“Anche se gli eventi della nostra esistenza appaiono così tragici e ci sentiamo spinti nel tunnel oscuro e difficile dell’ingiustizia e della sofferenza, siamo chiamati a tenere il cuore aperto alla speranza, fiduciosi in Dio che si fa presente, ci accompagna con tenerezza, ci sostiene nella fatica e, soprattutto, orienta il nostro cammino. Per questo San Paolo esorta costantemente la Comunità a vigilare, cercando il bene, la giustizia e la verità. È un invito a restare svegli, a non rinchiuderci nella paura, nel dolore o nella rassegnazione, a non cedere alla distrazione, a non scoraggiarci ma ad essere invece come sentinelle capaci di vegliare e di cogliere le prime luci dell’alba, soprattutto nelle ore più buie”. E’ quanto ricorda il Papa nell’incipit del Messaggio in occasione della 56/ma Giornata Mondiale della Pace che si celebrerà il prossimo 1 gennaio.
Nel messaggio per la Giornata Mondiale per la Pace del 2022, Papa Francesco rinnova l’invito ad una alleanza tra le generazioni; rilancia l’idea di un “nuovo paradigma culturale”, che è alla base del Patto Educativo Globale lanciato da Papa Francesco ormai due anni fa; sottolinea che “il lavoro è un fattore indispensabile per costruire e preservare la pace”.
Nell'anno del Global Compact, il tema del messaggio della Giornata Mondiale della Pace su centra sull'educazione. Il messaggio di Papa Francesco sarà infatti su“Educazione, lavoro, dialogo tra le generazioni: strumenti per edificare una pace duratura”, diventando così presumibilmente il tema centrale della diplomazia vaticana durante l'anno.
Il 1 gennaio si celebra la Giornata Mondiale della Pace che quest’anno giunge alla 53ma edizione.
“La pace è un bene prezioso, oggetto della nostra speranza, al quale aspira tutta l’umanità. Ancora oggi, a tanti uomini e donne, a bambini e anziani, sono negate la dignità, l’integrità fisica, la libertà, compresa quella religiosa, la solidarietà comunitaria, la speranza nel futuro. Le terribili prove dei conflitti civili e di quelli internazionali, aggravate spesso da violenze prive di ogni pietà, segnano a lungo il corpo e l’anima dell’umanità. Ogni guerra, in realtà, si rivela un fratricidio che distrugge lo stesso progetto di fratellanza, inscritto nella vocazione della famiglia umana”. Lo scrive Papa Francesco nel Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace che si celebrerà il prossimo 1° gennaio.
“La buona politica è al servizio della Pace”. Papa Francesco ha scelto questo tema per la Giornata Mondiale della Pace che si celebra il 1 gennaio.
È dedicato a “Migranti e Rifugiati: uomini e donne in cerca pace” il 51esimo messaggio del Papa per la Giornata Mondiale della Pace. Quattro parole d’ordine, la segnalazione di venti raccomandazioni alle Nazioni Unite, la certezza che i migranti non “arrivano a mani vuote”, l’idea che il lavoro per i migranti e i rifugiati è fatto anche “per la nostra casa comune”: c’è tutto questo nel messaggio, che è stato elaborato nella Sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero per il Servizio allo Sviluppo Umano Integrale.
Il messaggio della Giornata Mondiale della Pace 2017 è dedicato alla “Non Violenza: stile di una nuova politica per la pace”. E di questo messaggio fa un ampio commento il vescovo Mario Toso di Faenza-Modigliana, già segretario del Pontifico Consiglio Giustizia e Pace, in un agile volume uscito per i tipi della Società Cooperativa Sociale Frate Jacopa. Un commento che ha il pregio, prima di tutto, di elencare quali sono le attitudini violente di oggi, facendo una disamina che va ben oltre quello che ci si potrebbe aspettare.
Forse è presto per parlare di una enciclica sulla non violenza, come si era detto all’evento organizzato dal Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace che ha poi portato all’idea di stendere questo messaggio. Ma il tema entra prepotentemente nell’agenda diplomatica della Santa Sede, diventa cruciale quando si parla di mediazioni, e forse diventa anche oggetto di ulteriori discussioni ad alto livello. “Magari – dice il Cardinale Peter Turkson, presidente di Giustizia e Pace – parte dei colloqui di un sinodo sui migranti, dato che il Santo Padre ha testimoniato grande interesse sul tema delle migrazioni”.
Che cos’è la non violenza? Non solo assenza di pace ovviamente, ma uno modo di fare politica, politica per la pace ovviamente.
Un tema che ci riporta ad eventi storici del secolo scorso quello scelto dal Papa per la Giornata Mondiale della Pace del 2017:”La non violenza: stile di una politica per la pace”.
C’è una famiglia che è scappata dalla Siria, una mamma con due figli che è fuggita dal Kenia, un somalo che ha attraversto deserto e patito il carcere pur di arrivare in Italia, e una perseguitata della Costa d’ Avorio. Sono loro i protagonisti della presentazione del messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2016 firmato da Papa Francesco.
L’appello agli Stati viene al termine del Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2016. E le richieste sono quelle che Papa Francesco fa da sempre: lavoro, terra e tetto; impegno a non creare ulteriori conflitti e cancellazione del debito degli Stati più poveri; miglioramento delle condizioni dei detenuti, valutando eventualmente una amnistia; attenzione per l’accoglienza dei migranti, punto che – insieme al traffico di esseri umani, è uno dei temi centrali del Pontificato di Papa Francesco. Il messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2016, dal tema “Vinci l’indifferenza e conquista la pace”, ha i toni dell’appello politico. Anche se in fondo, l’indifferenza nasce – spiega sempre il messaggio – dall’indifferenza verso Dio. È da quel mancato rapporto con un Dio creatore che scaturisce l’indifferenza verso il prossimo e verso il creato.