Un vero pastore, che voleva uno sviluppo reale delle Chiese locali, specialmente nelle ex Repubbliche sovietiche che necessitavano formare una identità: l’arcivescovo Tadeusz Kondrusiewicz, arcivescovo di Minsk, racconta così il suo Giovanni Paolo II.
Di Pio XII ha il ricordo di un bambino, di Giovanni XXIII quello di un giovane – ancorché attivo – seminarista, di Paolo VI quello entusiasta di chi era già teologo in carrier, di Giovanni Paolo II quello dell’uomo di curia che lo frequentava, e di Francesco ha grande rispetto. Ma per Benedetto XVI, il Cardinale Bertone nutre affetto e profonda ammirazione. Perché in lui – dice – si coniugano “verità e amore”.