Il Museo della Memoria, Assisi 1943-1944 continua il suo viaggio negli Stati Uniti. Fino al 10 di giugno l’esposizione sarà visitabile all’Istituto italiano di cultura di New York, al 686 Park Avenue, a New York, e il 17 maggio è stato protagonista di una tavola rotonda dal titolo: “Lo Spirito di Assisi, tra passato e presente”.
Come vivere la Pasqua? Papa Francesco lo dice ancora in una intervista ad un giornale, La Stampa di Torino: “Con penitenza, compassione e speranza. E umiltà, perché tante volte ci dimentichiamo che nella vita ci sono le “zone oscure”, i momenti bui”.
“Beatissimo Padre oggi ricorre il Suo sesto anniversario di elezione a Sommo Pontefice della Chiesa cattolica. Facendomi voce di tutti i presenti, vorrei dirLe Santità che gioiamo, siamo pieni di gioia nel poter celebrare questa mattina la Messa insieme con Lei presieduta da Lei”.
“Esiste un’autonomia della politica, ma vi sono valori che vanno salvaguardati, come la dignità della persona, e che sono intrinseci alla religione. Inoltre, la necessità di ritrovare la memoria. Chi non ricorda non vive: siamo in un’epoca di smemoratezza del nostro passato glorioso, per cui rischiamo di avere, di ciò che è stato, solo scorze vuote come le Cattedrali, che oggi sono il regno dei turisti”. Lo ha detto il Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, intervenuto lunedì a Milano alla IX edizione dell’appuntamento promosso da Città dell’Uomo sul tema “Cultura, culture, religioni per la casa comune europea”.
“Responsabilità. Essere responsabili significa essere capaci di rispondere. Non è solo questione di analizzare le cause della violenza e di rifiutarne le logiche perverse, ma di essere pronti e attivi nel rispondervi. Pertanto, il nemico contro cui lottare non è soltanto l’odio, in tutte le sue forme ma, ancor più alla radice, l’indifferenza”. Lo ha detto Papa Francesco ai partecipanti alla Conferenza Internazionale sulla responsabilità degli Stati, delle Istituzioni e degli Individui nella lotta all’Anti-Semitismo e ai crimini connessi all’odio antisemitico, che si tiene oggi a Roma presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Man mano che le emozioni si placano nella preghiera, il primo momento di smarrimento per l’irreparabile perdita di un Maestro e di un Padre si trasforma nella coscienza grata di un dono ricevuto, così prezioso e unico, che, essendo radicato in Dio, neppure la morte può togliere. Chi ci è stato Padre nella verità, resta padre per sempre.
Il clima di festa ha lasciato spazio al raccoglimento e alla preghiera stamane nella Cappella Paolina del Palazzo Apostolico Vaticano dove Papa Francesco ha presieduto - concelebrando con i Cardinali presenti a Roma - la Messa in occasione del suo 80° compleanno.
La seconda giornata armena di Papa Francesco ha avuto inizio con la visita al Mausoleo di Tzitzernakaberd, dedicato alla memoria delle vittime del Metz Yeghérn, il genocidio del popolo armeno avvenuto per mano dell’Impero Ottomano a partire dal 1915. Insieme al Catholicos Karekin II e al presidente della Repubblica Armena, il Papa ha omaggiato le vittime e recitato una preghiera per poi innaffiare un albero a memoria della visita.