‘Una passione per l’uomo’: sarà una frase di don Luigi Giussani che descrive l’essenza del cristianesimo il tema del prossimo Meeting di Rimini. La 42^ edizione ha incoraggiato un’assunzione di responsabilità personale di fronte alle sfide del nostro tempo con ‘Il coraggio di dire io’ e la 43^ tornerà ad approfondire il senso religioso dal 20 al 25 agosto 2022.
Prendendo il titolo da uno dei racconti di famiglia più divertenti e, allo stesso tempo, commoventi dell’opera di Giovannino Guareschi, l’ormai tradizionale appuntamento al Meeting in svolgimento a Rimini con ‘parole e musica’ proposto dall’associazione culturale ‘Gruppo Amici di Giovannino Guareschi’ ha avuto come tema il lavoro nelle pagine dello scrittore bussetano.
Nonostante fosse l’ora di pranzo la sala alla fiera di Rimini era ugualmente piena: la gente era accorsa per ascoltare Pupi Avati, che ha coinvolto la platea ripercorrendo l’ellissi della sua vita fino a condividere gli aspetti intimi e anche sofferti, in cui esperienze personali e professionali si intrecciano in una trama avvincente, incluso l’oggi del “momento terribile della vecchiaia. Ma ecco perché credo, perché c’è una parte di me che non vive questa consumazione, questo degrado”.
Presentare alcune esperienze virtuose di accompagnamento e inclusione lavorativa e sociale a favore di soggetti deboli (giovani Neet, carcerati, migranti, disabili, donne vittime di violenza,) realizzate da realtà profit e non profit e istituzioni pubbliche che hanno costruito reti di solidarietà mettendo al centro la persona, la sua dignità: è quanto si propone la mostra ‘Costruttori di futuro’, presente al Meeting di Rimini e curata dal giornalista Giorgio Paolucci con la collaborazione di Laura Bellotti (ilsussidiario.net), Riccardo Bonacina, fondatore di ‘Vita’, Luciano Piscaglia, (TV2000), e un gruppo di studenti universitari di ‘Nuove Generazioni’.
Due giovani e coraggiosi protagonisti della vita della Chiesa nel mondo, p. Adrien Candiard, membro dell’Institut dominicain d’études orientales (IDEO) e p. Agbonkhianmeghe E. Orobator, presidente della Conferenza dei gesuiti dell'Africa e del Madagascar (JCAM), hanno riflettuto, nella giornata di apertura del Meeting dell’amicizia fra i popoli, sulla sfida della fede nella cultura, declinandola in prima persona, in quanto l’io cristiano è alternativo all’individualismo.
“Educare e istruire sono processi lunghi che richiedono tempo e impegno condiviso. Servonopersone capaci di indicare orizzonti e di lavorare per il bene comune”:
Dopo l’edizione 2020, una ‘Special Edition’ con sede al Palacongressi e amplissima diffusione digitale, il Meeting dell’Amicizia tra i popoli riguadagna gli spazi aperti, e quindi torna ad occupare non solo la Fiera, ma anche le piazze della città.
“Il titolo scelto – «Il coraggio di dire io» –, tratto dal Diario del filosofo danese Søren Kierkegaard, è quanto mai significativo nel momento in cui si tratta di ripartire con il piede giusto, per non sprecare l’occasione data dalla crisi della pandemia”. Si apre così il messaggio a firma del Cardinale Segretario di Stato Parolin che il Papa ha inviato per l’apertura Meeting per l’amicizia tra i popoli al Vescovo di Rimini Francesco Lambiasi.
Il Meeting di Rimini, giunto quest’anno alla sua 42^ edizione, si svolge di nuovo in presenza presso la Fiera di Rimini, dal 20 al 25 agosto, con il titolo ‘Il coraggio di dire io”, citazione tratta da un testo del filosofo danese Kierkegaard, proponendosi come momento di riflessione e di ripartenza globale nello scenario della faticosa uscita dalla pandemia. All’apertura della manifestazione, il 20 agosto, interverrà il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella.
Mancano tre settimane al Meeting 2021. L’appuntamento estivo a Rimini anche quest’anno non lascia soli i giovani che hanno voglia di uscire migliori dalla pandemia. L’appuntamento è dal 20 al 25 agosto e come lo scorso anno la parola principale è sicurezza.