C’era una piccola insegna in ceramica sul campanello della porta, e la scritta: “Vado avanti come un asino”, in francese. Per il Cardinale Roger Etchegaray, che non aveva da vescovo voluto né motto né simbolo perché li considerava un “retaggio medievale”, era quella la frase che lo rappresentava meglio, tanto che fece da titolo ad un libro che è un po’ la cifra di tutto il suo pensiero.