Domenica scorsa Papa Francesco ha chiuso il meeting Mediterraneo frontiera di pace, organizzato a Bari dalla Conferenza Episcopale Italiana con la presenza di una sessantina di vescovi di diocesi che si affacciano sul Mare Nostrum. Tra i presenti anche il Cardinale Juan Josè Omella, Arcivescovo di Barcellona. Acistampa lo ha intervistato per tracciare un bilancio conclusivo di questo incontro.
Con la visita del Papa a Bari ieri si è chiuso il Meeting “Mediterraneo frontiera di pace” organizzato dalla Conferenza Episcopale Italiana. ACI Stampa ha tracciato un bilancio di questi giorni con il Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova e Presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa.
Prima di concludere la celebrazione eucaristica e recitare l’Angelus, il Papa - da Bari dove si trova per la conclusione del Meeting Mediterraneo, frontiera di pace” - ha lanciato un nuovo appello per la situazione nel nord-ovest della Siria dove - ha detto - “si consuma un’immane tragedia”.
“Se qualcuno pensa male di me, se qualcuno mi fa del male, non posso ripagarlo con la stessa moneta? No, dice Gesù: non-violenza, nessuna violenza”. Lo ha detto il Papa nell’omelia della Messa celebrata in Corso Vittorio Emanuele II a Bari, a conclusione del meeting “Mediterraneo frontiera di pace”, organizzato dalla Conferenza Episcopale Italiana.
Il Mediterraneo “è il luogo fisico e spirituale nel quale ha preso forma la nostra civiltà, come risultato dell’incontro di popoli diversi. Proprio in virtù della sua conformazione, questo mare obbliga i popoli e le culture che vi si affacciano a una costante prossimità, invitandoli a fare memoria di ciò che li accomuna e a rammentare che solo vivendo nella concordia possono godere delle opportunità che questa regione offre dal punto di vista delle risorse, della bellezza del territorio, delle varie tradizioni umane”. Lo ha detto Papa Francesco nell’incipit del discorso rivolto nella Basilica di San Nicola a Bari ai vescovi che stanno partecipando nel capoluogo pugliese all’incontro “Mediterraneo frontiera di pace”. “Potremmo - ha detto a braccio - chiamare Bari la capitale dell’unità”.
Domani mattina a Bari Papa Francesco concluderà l’evento - organizzato dalla CEI - “Mediterraneo, frontiera di pace”. I lavori - aperti mercoledì scorso - hanno visto la partecipazione di una sessantina di vescovi del bacino del Mare Nostrum. Acistampa ha fatto il punto sui lavori con il Vescovo di Acireale, Monsignor Antonino Raspanti, Vicepresidente della Conferenza Episcopale Italiana.
“Una festa che lega attraverso la tradizione liturgica due sponde del Mediterraneo: la cattedra di Pietro ad Antiochia, nell’odierna Turchia ma della cui sede sono titolari alcuni dei Patriarchi qui presenti, e la cattedra di Pietro a Roma, entrambe ora ricondotte in unico giorno festivo.”
I vescovi italiani da ieri sera stanno raggiungendo Bari dove è in corso, fino a domani, l’incontro “Mediterraneo frontiera di pace” promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana. Per la conclusione nel capoluogo pugliese arriverà domani Papa Francesco.
È nel bacino Mediterraneo che “convergono le tensioni e le contrapposizioni del mondo intero, e l’alternativa alla pace è il rischio di un caos incontrollato”. Ed è per questo che il Cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, ha voluto così fortemente l’incontro “Mediterraneo frontiera di pace”.
Fare memoria del passato per affrontare le sfide odierne e costruire un futuro di pace: è questo il senso di ‘Mediterraneo, frontiera di pace’, l’evento di riflessione e spiritualità che si terrà a Bari dal 19 al 23 febbraio con la conclusione insieme a Papa Francesco.
La città di Bari e l’intera Puglia è in fermento in queste ore per preparare l’atteso arrivo di Papa Francesco, domenica prossima. Il Papa, infatti, concluderà l’Incontro “Mediterraneo, frontiera di pace” che si aprirà il prossimo 19 febbraio.
Anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella parteciperà alla Messa che Papa Francesco presiederà il 23 febbraio a Bari in occasione dell’incontro “Mediterraneo frontiera di pace” con i rappresentanti degli Episcopati cattolici dei Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum, promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana.
“Siamo grati al Signore per il dono di questo nuovo evento ecclesiale, che supera la dimensione diocesana”. Lo scrive l’Arcivescovo di Bari-Bitonto Francesco Cacucci, nel messaggio inviato in occasione della preprazione dell’incontro di riflessione e spiritualità, “Mediterraneo, frontiera di pace”, con i Presidenti delle Conferenze Episcopali, Patriarchi e Vescovi cattolici delle Chiese che si affacciano sul Mare Mediterraneo, che si svolgerà a Bari dal 19 al 23 febbraio.
On line dai ieri il sito dell’evento “Mediterraneo, frontiera di pace” in programma a Bari dal 19 al 23 febbraio prossimi e organizzato dalla Conferenza Episcopale Italiana: http://www.mediterraneodipace.it/.