Penso a voi e prego per voi. Desidero raggiungervi in questo giorno triste”, così inizia la Lettera di Papa Francesco ai cattolici del Medio Oriente diffusa oggi dalla Sala Stampa della Santa Sede.
“Il fronte nord è sempre stato caldo, ma in questa forma si ritorna indietro fino al 2006, quando c’era stato l’ingresso dell’esercito israeliano in Libano. È molto difficile capire quali siano le intenzioni reali degli uni e degli altri: ci sono scambi di accuse, molti annunci. Ma è un dato di fatto che vi sia, da parte di entrambi e in maniera diversa, l’intenzione di arrivare a dare una sorta di lezione all’altro, in modo da calmare le popolazioni”. Sono le parole, amare, pronunciate ieri dal Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini, intervenuto alla tavola rotonda “La pace è possibile? La crisi del Medio Oriente”, organizzata nell’ambito della festa di San Pio da Pietrelcina presso il Santuario romano di San Salvatore in Lauro.
"Questa mattina il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità, ha avuto una conversazione telefonica con S.E. Masoud Pezeshkian, Presidente della Repubblica Islamica dell’Iran". A dare la notizia è Matteo Bruni, direttore della Sala Stampa della Santa Sede.
“Se ciascuno dona agli altri ciò che ha, con l’aiuto di Dio, anche con poco tutti possono avere qualcosa”. Lo ha ricordato il Papa, stamane, commentando il Vangelo durante l’Angelus domenicale.
Dieci bilaterali, con sette presidenti, due capi di governo e il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, sono stati tenuti da Papa Francesco nell’ambito del suo passaggio al G7 il 15 giugno, dove ha parlato del tema dell’intelligenza artificiale. Mancava il bilaterale con il Sudafrica, che sarebbe avvenuto tra l’altro in Vaticano, perché il presidente aveva chiesto udienza e poi aveva annullato tutto il viaggio per i moti che avevano luogo nella sua nazione.
Sabato scorso a Verona, ad ascoltare il Papa all’Arena vi era anche il Cardinale Mario Zenari, Nunzio Apostolico in Siria. Al porporato, nativo della provincia di Verona, Aci Stampa ha chiesto un commento al discorso pronunciato dal Pontefice.
Dal 5 al 7 novembre scorso si è svolto a Belgrado l’incontro del Comitato congiunto CCEE-CEC.
Israeliani e palestinesi sono “due popoli che devono vivere insieme. Con quella soluzione saggia dei due popoli e due Stati. Gli accordi di Oslo: due Stati ben limitati e Gerusalemme con uno status speciale”. Lo ha ribadito solo pochi giorni fa Papa Francesco nell’intervista concessa al TG1 confermando di fatto la linea vaticana sulla Terra Santa dai tempi della fondazione dello Stato di Israele nel 1948, regnava allora Papa Pio XII.
Commentando il Vangelo odierno, Papa Francesco durante l’Angelus ha invitato i fedeli a soffermarsi sulla “distanza tra il dire e il fare e il primato dell’esteriore sull’interiore”.
Il Cardinale Matteo Maria Zuppi, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, è intervenuto stamane a Genova in occasione dell'Assemblea annuale dell'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani
La situazione che sta coinvolgendo, in queste ore, il Medio Oriente sta mobilitando non solo le diplomazie ma anche il mondo ecclesiale.
Il Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini, ha invitato a nome di tutti gli Ordinari di Terra Santa ad una giornata di digiuno e di preghiera per la pace e la riconciliazione.
In armeno è Surp Giragos, San Ciriaco, e si trova nella città turca di Dyarbakir. È una chiesa armena, la più grande del Medio Oriente, e per anni è stata inutilizzata. La scorsa settimana, la chiesa è stata riaperta al culto cristiano, segnando la terza rinascita del tempio e meglio delineando così anche i rapporti tra i politici turchi e la comunità armena apostolica, la più piccola delle comunità cristiane di Turchia.
Il Patriarca Latino di Gerusalemme, Monsignor Pierbattista Pizzaballa, in occasione dell'Anno di San Giuseppe procederà alla consacrazione del Medio Oriente alla Sacra Famiglia: l’atto è previsto durante la celebrazione della Messa nella Basilica dell'Annunciazione a Nazareth domenica 27 giugno 2021, alle ore 10.00.
“È importante – ha detto Monsignor Pizzaballa a EWTN News - che tutta la Chiesa si unisca alla Chiesa madre di Gerusalemme nella preghiera di intercessione per la pace e la giustizia in Terra Santa. Ogni cristiano in ogni parte del mondo è nato spiritualmente qui, perché la nostra fede è radicata qui, in questa Terra. Per questo motivo, la sofferenza in Terra Santa è dolorosa in tutta la Chiesa. Tutti insieme, dunque, come un unico corpo, dovremmo impegnarci ad elevare la nostra preghiera al Signore, nostro Padre, per tutti i Suoi figli di Terra Santa”.
“Ricordare dove è nata la cristianità; fare tutti gli sforzi per aiutare i cristiani a rimanere nelle loro terre; più fatti meno parole”. Il Patriarca Ignazio Giuseppe III Younan della Chiesa cattolic sira non usa l’arte della mediazione. E nelle sue parole c’è l’urgenza di una situazione, quella mediorientale, che sembra sfuggire di mano, specialmente con i disordini in Libano che mettono a rischio l’unico stato dell’area in cui si è trovata una coesistenza tra le varie religioni.
Per la prima volta, Francesca Di Giovanni prende la parola ad un consesso internazionale nel suo nuovo ruolo di “viceministro degli Esteri” vaticano sul tema del multilaterale. È successo a Vienna, dove Di Giovanni ha parlato a nome dell’arcivescovo Paul Richard Gallagher, segretario vaticano per i rapporti con gli Stati.
“Mentre celebriamo i solenni Vespri di San Nicola di Mira, Patrono di questa Cattedrale, ci rendiamo conto di come risplendano non soltanto le luci delle candele e lo scintillio delle tessere dei mosaici che decorano la volta e le pareti, ma soprattutto la luce della santità, in particolare quella dei testimoni della Chiesa indivisa”. Lo ha detto il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, nell’omelia pronunciata nel corso dei Solenni Vespri di San Nicola di Mira, in occasione delle celebrazioni conclusive del Centenario dell’erezione dell’Eparchia di Lungro degli Italo-Albanesi.
La nomina del nuovo “viceministro” degli Esteri vaticano va a completare una casella cruciale per la diplomazia pontificia. Sono molti i dossier e i temi aperti di cui si dovrà occupare monsignor Miroslaw Wachowski, tra l’altro il secondo polacco in posizione apicale in Segreteria di Stato dopo l’arcivescovo Jan Romeo Pawlowski, che guida la terza sezione della Segreteria di Stato.
Nella Ecclesia in Medio Oriente c’è la ricetta per una vera “primavera” della regione, c’è la condanna della “abilità manipolatrice di certuni” che insieme alla “comprensione insufficiente della religione” sono alla base del fondamentalismo.