“Una deformazione della coscienza che evidentemente è penetrata profondamente in settori del popolo cattolico”. Questo è l’assunto da cui parte Benedetto XVI, Papa emerito, nelle pagine di introduzione della raccolta di sui testi sull’ Europa edita da Cantagalli: “ La vera Europa, identità e missione”.
“Negli USA è fallita la catechesi.” Thomas Farr, direttore del Religious Freedom Project alla Georgetown University di Washington, non usa mezzi termini nel definire il problema dei cattolici negli Stati Uniti. Un problema che parte da lontano, perché è vero che “alcuni vescovi non hanno paura di parlare,” ma è anche vero che “ce ne sono molti che hanno paura dell’opinione del mondo della cultura,” e dunque fanno un passo indietro. “Ma, indovina un po’? Hanno comunque perso la battaglia.”
La Casa Bianca colore arcobaleno. L’esultanza di Obama. E le parole, ferme e decise, dell’Arcivescovo Joseph E. Kurtz, di Louisville, presidente della Conferenza Episcopale USA: “Nonostante ciò che una minuscola maggioranza della Corte Suprema americana possa dichiarare in questo momento della storia, la natura della persona umana e del matrimonio rimane intatta e intangibile.” I vescovi USA si preparano così alla battaglia culturale, dopo aver perso la battaglia giuridica: con 5 voti a 4, la Corte Suprema USA ha stabilito il 26 giugno il diritto costituzionale al matrimonio omosessuale.
Presa di posizione dell’arcivescovo di Trieste sulle trascrizioni dei matrimoni omosessuali, che il Comune friulano ha deciso di registrare all’anagrafe cittadina. “Gli attacchi al matrimonio come unione di un uomo e una donna rappresentano una sorta di suicidio dell'umanità stessa, soprattutto nei nostri paesi occidentali”, ha detto Mons. Giampaolo Crepaldi durante l’omelia di domenica scorsa
Italia e Irlanda paesi cattolici? Quantomeno “illusorio” per il Forum delle Associazioni Familiari. “Come nel resto d’Europa prevale un pensiero dominante che tenta costantemente di ridurre la fede ad esperienza privata, senza legami con i valori sociali”, spiegano dalla compagine di Associazioni cattoliche. Con un richiamo all’unità. “Smettiamola quindi di dividerci in guelfi e ghibellini, non si tratta di difendere o di proporre ‘leggi cattoliche’: si tratta di interrogarsi, piuttosto, sul modello di persona, di società e di libertà oggi prevalenti”.