Il Senato della Repubblica ha approvato ieri in via definitiva il disegno di legge che vieta la "gestazione per altri" e che in Italia diventa reato universale. Hanno votato a favore 84 senatori della maggioranza di centrodestra, 58 i contrari. Il provvedimento era stato approvato dalla Camera dei Deputati in prima lettura nel luglio 2023.
Nel suo discorso di inizio anno al corpo diplomatico, Papa Francesco ha chiesto un bando universale della maternità surrogata. Non è dunque un caso che monsignor Wachowski, sottosegretario vaticano per i Rapporti con gli Stati, abbia partecipato alla conferenza sulla Dichiarazione di Casablanca, il primo strumento legale che chiede un bando della maternità surrogata. Una delegazione di organizzatori è stata anche incontrata dal Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, il 3 aprile.
Un discorso tutto dedicato alla pace, con l’ammonimento che ormai non ci sono guerre al mondo che riescano ad evitare vittime civili, e che quelle “non sono danni collaterali. Sono bambini che rimangono orfani e privati del futuro. Sono persone che soffrono la fame, la sete e il freddo o che rimangono mutilate a causa della potenza degli ordigni moderni”. Ma, nel tradizionale incontro con il corpo diplomatico, Papa Francesco guarda oltre. Dice un “no” netto e deciso alla maternità surrogata, chiedendo un bando internazionale della pratica. Chiede il rispetto dei trattati internazionali e dei diritti umani. Tratteggia una pace possibile, contro l’inutile strage della guerra.
“La maternità è la genesi di ogni significato possibile. In quel ‘sì alla vita’ che la donna pronuncia davanti a sé stessa, aprendosi a quell’altro che è però dentro di lei, il tempo resta sospeso, l’eternità sfiora la carne del mondo, e l’uomo accade”
Bandire la pratica della maternità surrogata; condannare le istituzioni che la praticano e la promuovono; promuovere una legislazione per la famiglia. A seguito dello scandalo dei bambini figli di maternità surrogata messi in attesa e praticamente abbandonati in un hotel di Kiev, i vescovi di rito bizantino e latino di Ucraina firmano un appello congiunto dai toni durissimi contro quella che l’arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk, parlando con ACI Stampa, definisce “un doppio crimine”, contr la dignità della donna e contro i bambini che sono fatti oggetto di traffico.
I dossier più importanti sono quelli di utero in affitto e fecondazione eterologa per tutti. Ma anche le nuove scoperte genetiche, l’intelligenza artificiale, l’uso delle staminali. Di questo si parla in Francia durante gli Stati generali della Bioetica. Ed è per questo che un gruppo di vescovi francesi è stato in Vaticano, lo scorso 17 aprile, per parlare con gli esperti della Pontificia Accademia per la Vita.
Lauro, il protagonista della storia, perde il padre Anturio all’età di soli due anni. La madre, Giacinta, fa in modo che il ricordo, già sbiadito del padre, sia cancellato del tutto dalla memoria del figlio privandolo di racconti e fotografie riguardanti Anturio.
Arriva il secondo no alla risoluzione sulla maternità surrogata al Consiglio d’Europa. Ma, insieme al no alla risoluzione, è arrivato anche un risicatissimo sì alle raccomandazioni, che in genere vengono pubblicate perché collegate alla risoluzione. E così, il Consiglio d’Europa si troverà – in una data tra il 10 e il 14 ottobre – si troverà a votare delle raccomandazioni “monche” della risoluzione, che è stata invece bocciata.
È con una maggioranza risicatissima di un voto che il progetto di risoluzione sulla maternità surrogata non passa al vaglio della Commissione Salute dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa. Per 16 voti contro 15, non passa la risoluzione proposta da Petra De Sutter, ginecologa, transgender che dirige a Gand un Dipartimento di Medicina riproduttiva a Gand dove la maternità surrogata viene già praticata. Il tema però, c’è da scommetterci, tornerà. Ed è un tema dirimente, osservato con attenzione anche dalla diplomazia della Santa Sede.
Lo aveva chiesto, in tempi non sospetti, la Pontificia Accademia della Vita: non si deve fare commercio di donne e figli. A questa conclusione sono arrivate anche una serie di sigle, che alle 19.30 di ieri, al termine di tre ore di interventi e riflessioni nella sede dell’Assemblea Nazionale Francese, hanno firmato una petizione che non lascia scampo alle interpretazioni: si chiede di rendere fuorilegge a livello internazionale la pratica dell’utero in affitto.
No alla maternità surrogata. La netta presa di posizione viene dal Parlamento Europeo, che ha condannato la pratica della “surrogacy” nella sessione del 17 dicembre. La sessione riguardava l’adozione della “Relazione Annuale sui diritti umani e la democrazia nel mondo, e la politica dell’Unione in materia” e si riferiva al 2014. Nella relazione, una presa di posizione durissima contro la maternità surrogata, che si consiglia venga vietata e tratta come una questione di urgenza in materia di diritti umani.
“Ho ventinove anni, sono sposata da undici e ho un figlio di nove...sono una macchina perfetta per procreare; non lo dico io, me lo ripetono i medici della clinica Biotexcom di Kiev ...ho un figlio solo, che è la gioia più grande della mia vita. Gli altri che ho dato alla luce sono figli altrui. Non ricordo né il giorno in cui nacquero né se fossero maschio o femmina, né quanto pesassero. Non mi interessava e non mi interessa. Questi bambini non hanno nulla di me, non hanno il mio DNA, non saranno educati da me. Li ho solo messi al mondo, ho aiutato qualcuno che non poteva farlo naturalmente”.