Padre Tom, il sacerdote salesiano rapito in Yemen al termine di un attacco che ha portato al massacro delle Missionarie della Carità che operavano nel Paese, sarebbe ancora vivo. La conferma arriva da un video, caricato sui canali YouTube, in cui appare un padre Tom con la barba lunga e segni di sofferenza, che si appella alla comunità internazionale e al Papa per la sua liberazione.
Con un accorato appello al ministro degli Esteri indiano, la Conferenza Episcopale Indiana chiede di moltiplicare gli sforzi per salvare, in caso sia ancora vivo, padre Thomas Uzhuanalil, il salesiano rapito lo scorso 4 marzo nello Yeme, dopo che un commando armato aveva assassinato quattro missionarie della misericordia e 12 ospiti della casa di riposo dove era andato a celebrare la Messa.
Unione di preghiera, prima di tutto, perché “nulla è impossibile a Dio. Ma anche appresione per la sorte di Padre Thomas Uzhunnalil, il salesiano scomparso da qualche giorno. E, ovviamente, la volontà di rimanere nello Yemen, distrutto da un conflitto civile dimenticato (per quanto sanguinoso) in cui i Salesiani sono l’ultima presenza organizzata della zona. Lo racconta ad ACI Stampa padre Francesco Cereda, vicario del rettor maggiore dei salesiani, che è colui che sta seguendo più di tutti la vicenda.