Giulia Falletti di Barolo (1785-1864) è ricordata non tanto per la sua nobiltà di nascita bensì per il suo immenso cuore ed il suo largo agire nei confronti dei più bisognosi. La “marchesa di Barolo”, così era conosciuta nella Torino del milleottocento, passò la sua vita nel far beneficenza a tutti coloro che bussavano alla sua porta. Aiutò Don Bosco e fondò differenti piccole istituzioni a favore di orfani e ragazze bisognose di un aiuto materiale e spirituale. La sua carità non conobbe limiti e si prodigò nel solco dei santi sociali della Torino della Rivoluzione industriale.