Un piccolo mappamondo a tre persone che si sono distinte nell’impegno per la Carità, sotto il segno di Madre Teresa. Nel giorno del suo compleanno, Papa Francesco dà un piccolo riconoscimento, un “fiore di gratitudine” lo chiama il Dicastero della Carità che ha patrocinato l’iniziativa, a “tre persone che in situazioni di vita diversissime vivono la Carità verso i più poveri”.
Dove c’era la casa di Madre Teresa, ora c’è una targa, e la chiesa dove è stata battezzata non esiste più. Ma a Skopje, capitale della Macedonia del Nord, hanno creato un centro dedicato a Madre Teresa, un Museo vicino all’area della chiesa buttata giù dal terremoto dal 1963, che Papa Francesco ha visitato nel 2019. Perché Madre Teresa di Calcutta veniva da Skopje. Era una albanese d Skopje. Ed è lì, in quelle periferie, che sono le sue radici.
Quando si arriva a Skopje, c’è una croce che domina la città. È la Croce del Millennio, che con i suoi 66 metri è una delle croci cristiane più alte del mondo, e fu costruita come un memoriale per 2000 anni di cristianesimo a Skopje e per ricordare il passaggio di San Paolo nella regione. Ed è salendo su quella montagna, a circa 15 chilometri dalla capitale della macedonia del Nord, che il vescovo Kiro Stojanov lo scorso 20 marzo ha benedetto la città con le reliquie di Madre Teresa.
Girando per Roma, guardando a sinistra della facciata della chiesa di San Gregorio al Celio, è visibile un cancello che varcato conduce alla casa delle Missionarie della Carità.
La visita al Memoriale di Madre Teresa e l’incontro con i poveri sono senza dubbio gli eventi più attesi per i cattolici in Macedonia del Nord. Papa Francesco recita una lunga preghiera per la Santa dei poveri, perché “lei ha saputo fare del bene ai più bisognosi, poiché ha riconosciuto in ogni uomo e donna il volto del tuo Figlio”.
Papa Francesco ha raggiunto la Macedonia del Nord, ultima tappa del suo 29/mo viaggio apostolico internazionale. Il primo impegno ufficiale a Skopje è l'incontro con le Autorità, i rappresentanti della Società Civile e il Corpo Diplomatico.
"Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date". E' il tema centrale del Messaggio di Papa Francesco, in occasione della 27/ma Giornata Mondiale del Malato che ricorre l’11 febbraio
Si conferma un mese dedicato al ripensamento della Curia Romana questo di luglio per Papa Francesco.
“Donne e uomini per la vita, nel solco di santa Teresa di Calcutta”. I vescovi italiani hanno scelto questo tema per la Giornata della vita che si celebrerà domani, domenica 5 febbraio.
Quattro settimane di Giubilei speciali: il settembre dell’Anno Santo Straordinario è denso di attività. Dal Giubileo del Volontariato a quello dei catechisti, dal giubileo dei nunzi a quello delle università. Si chiude con la seconda tappa di un viaggio in Caucaso, tre giorni tra Georgia e Azerbaijan per un appello alla pace e al dialogo. E si apre con la canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta.
Passato l’entusiasmo e la festa per la canonizzazione c’è il rischio che per molti Madre Teresa resti solo una immagine. Volontari e suore che lavorano in campi difficili non possono essere imitati da tutti, ma tutti possono vivere “Il Miracolo delle piccole cose”.
Santa Teresa di Calcutta è stata “sorgente di grandi opere di misericordia corporale e spirituale, è stata un nitido specchio dell’amore di Dio e un mirabile esempio di servizio al prossimo, specialmente alle persone più povere, derelitte, abbandonate: specchio ed esempio dai quali trarre preziose indicazioni e stimoli per vivere come buoni discepoli del Signore, per convertirci dalla tiepidezza e dalla mediocrità, per lasciarci tutti infiammare dal fuoco dell’amore di Cristo”. Lo ha detto il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, nell'omelia della Messa di ringraziamento per la canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta.
Al termine della messa in cui ha canonizzato Madre Teresa, il Papa ha recitato la preghiera mariana dell'Angelus.
Madre Teresa di Calcutta è santa. A proclamarla solennemente Papa Francesco nel corso della Messa di canonizzazione presieduta questa mattina in Piazza San Pietro.
Nel Giubileo straordinario della Misericordia, la Chiesa concede la grazia di elevare agli onori degli altari la Beata Teresa di Calcutta l’umile messaggera del tenero e misericordioso amore di Dio. Lei ha ascoltato la voce del Signore Gesù,
Da Pompei 2.500 sfogliatelle per i poveri
Quando ricevette il Premio Nobel per la Pace, madre Teresa tenne ad Oslo un potente discorso in cui sottolineò che i Paesi più poveri di tutti erano quelli che promuovevano e legalizzavano l’aborto. Poveri, perché avevano paura del più piccolo degli esseri umani. C’era in quel discorso, la vocazione a non lasciare indietro nessuno che sarà celebrata anche alle Nazioni Unite.
Madre Teresa di Calcutta diventerà Santa per volere di papa Francesco, che la canonizzerà domenica 4 settembre in piazza San Pietro alla quale si prevede la partecipazione di migliaia di fedeli.
«Tu fai quello che io non posso fare. Io faccio ciò che tu non puoi fare»[1], questo era il saluto abituale di Madre Teresa di Calcutta a Chiara Lubich ogni volta che la incontrava, e le occasioni sono state molte.
Suor Maria Prema Pierick è l’attuale Superiora Generale delle Suore Missionarie della Carità, l’ordine religioso fondato da Madre Teresa a Calcutta, la quale sarà proclamata santa da Papa Francesco domenica 4 settembre. La Superiora Generale è l’erede di quella che è stata chiamata “la piccola matita di Dio”. Inviata in missione a Roma, Napoli, Madrid e anche a Calcutta, ha sempre seguito l’esempio e l’opera misericordiosa della nuova santa e dal 2009 segue la Congregazione.