Sono passati quindici anni da quando Papa Benedetto XVI ha istituito il mondo Giornata di preghiera per la Chiesa in Cina, che si celebra il 24 maggio La festa di Maria Ausiliatrice, patrona del paese.
Quando è stata per la prima volta divulgata la lista dei santuari mariani che avrebbero fatto riferimento ogni giorno alla maratona di rosari voluta da Papa Francesco per chiedere la fine della pandemia, il 24 maggio appariva “da confermare”. E la speranza di molti era che, in quel 24 maggio, ci si sarebbe collegati dal santuario cinese di Sheshan. Perché è in quel giorno che si festeggia la Madonna di Sheshan, ed è quello il giorno stabilito per pregare per la Chiesa in Cina da Benedetto XVI. Nella lista finale dei santuari, però, Sheshan non c’è.
Non ci saranno i tradizionali pellegrinaggi al santuario della Madonna di Sheshan in Cina. L’emergenza coronavirus ha portato alla decisione di cancellarli, per questioni di sicurezza sanitaria. Dove non era riuscito il Partito Comunista, riesce invece la diffusione del virus. E fa perdere alla Cina una straordinaria occasione, perché a Sheshan andavano sia cattolici “sotterranei” che riconosciuti dalla Chiesa ufficiale.