Domenica scorsa accanto all’altare posto sul palco veneziano in piazza San Marco dal quale il Papa ha presieduto la Messa per la visita pastorale in Laguna era presente una icona mariana.
Sono circa 1500 i giovani che si sono radunati presso la Basilica della Madonna della Salute per l’incontro con Papa Francesco. Il Papa, proveniente dalla Giudecca, è arrivato in battello, accompagnato dal Patriarca di Venezia, Monsignor Francesco Moraglia.
Quella della festa della Madonna della Salute a Venezia è una tradizione che ci si rinnova da più di tre secoli. Ricorda una terribile pestilenza, quella del biennio 1630-1631. Da allora, dopo il voto del Doge, ogni anno il 21 novembre i veneziani fanno un pellegrinaggio alla Madonna della Salute, per affidare alla madre di Dio le proprie intenzioni di preghiera e ringraziare dei doni di grazia ricevuti.
"Tocchiamo di nuovo con mano, attraverso le violenze e le morti di queste settimane, come la pretesa di un “uomo” che si vuole affermare su tutto e su tutti possa sempre ritornare e farsi largo in modo dirompente e devastante; l’uomo al posto di Dio, l’uomo che si crede Dio, l’uomo che finirà per essere sepolto dalla sua ebbrezza di potere e superbia".
“Quest’anno viviamo una festa della Salute molto particolare, dopo quanto è successo nella notte fra 12 e il 13 novembre e nei giorni successivi. Si è sfiorata la tragedia e un nuovo campanello d’allarme è risuonato forte; speriamo sia stato ascoltato”. Lo ha detto il Patriarca di Venezia Francesco Moraglia, nell’omelia della Messa celebrata per la festa della Madonna della Salute.
In una Venezia flagellata e così duramente provata, in tutte le sue componenti, dall’emergenza acqua alta di questi giorni si sta per riproporre l’importante e sentito appuntamento annuale della Madonna della Salute con cui l’intera città intende rinnovare l’antichissimo “voto”.
E’ la festa della Madonna della Salute che coinvolge il pellegrinaggio diocesano dei giovani con il Patriarca e la testimonianza del vescovo copto cattolico di Mynia in Egitto l’appuntamento più significativo di Venezia.
È un invito a guardare il mondo con gli occhi dei giovani e per i giovani, quello che lancia il Patriarca di Venezia Francesco Moraglia nell’omelia per la festa della Madonna della Salute.
Venezia è in festa - come ogni anno - per celebrare la Madonna della Salute. Secondo la tradizione infatti l'intervento della Vergine nel 1631 fece cessare una pestilenza che aveva ucciso la metà degli abitanti la città. Stamane la messa solenne nella Basilica del Longhena presieduta dal Patriarca, Monsignor Francesco Moraglia.
A Venezia la chiamano Mesopanditissa, è una tradizionale icona della Madonna Odigitria, la Vergine Maria regge il Bambino col braccio sinistro mentre fa il gesto di intercessione nella sua direzione con la mano destra. Il bambino risponde alla sua preghiera sollevando a sua volta la mano in segno di benedizione. Tutti però la conoscono come Madonna della Salute e oggi pomeriggio è tornata a splendere dopo un raffinato restauro nella basilica veneziana di Santa Maria della salute.
Si sono aperte ieri a Venezia le celebrazioni per la Festa della Madonna della Salute per invocare di nuovo, sia a livello individuale che comunitario, il dono della salute e della pace. Lo comunica una nota del Patriarcato.