L’arcivescovo di Minsk Tadeusz Kondrusiewicz ha visto accettate le sue dimissioni per ingravescentem aetatem nel giorno del suo 75simo compleanno, lo scorso 3 gennaio, e per un periodo l’arcidiocesi di Minsk-Mogilev sarà amministrata dal vescovo domenicano Kazimierz Wielikoselec, ausiliare della diocesi di Pinsk che ha già superato i 75 anni. Si chiude in questo modo il lungo tira e molla tra Santa Sede e governo bielorusso, che aveva impedito all’arcivescovo Kondrusiewicz di rientrare nel Paese dal 31 agosto fino a poco prima di Natale.
Per la Chiesa cattolica in Bielorussia, è il momento delle prese di posizione forti. Mentre l’arcivescovo Tadeusz Kondrusiewicz di Minsk non può rientrare nel Paese perché misteriosamente incluso in una lista di persone non gradite in Russia e Bielorussia, l’ausiliare Yury Kasabutsky non usa mezze misure nel sostenere che “è ovvio che stanno cercando fare pressione sulla Chiesa, il che significa che la Chiesa è perseguitata, anche se nessuno ne parla apertamente”.
Un doppio caloroso abbraccio ha dato il via all’incontro tra il Papa ed il presidente bielorusso Lukashenko, ricevuto stamane in udienza privata nel Palazzo Apostolico Vaticano. Il colloquio privato - durato poco meno di 25 minuti - si è svolto alla presenza di due interpreti.