Lucifero angelo ribelle cade verso un nero abisso, in cui verrà inghiottito, gettato negli inferi, da cui uscirà solo per tormentare gli uomini e nutrire così la sua eterna infelicità.
Un restauro speciale che sarà possibile seguire on line.
Un volo a precipizio verso l’abisso, fatto di nuvole scure, fitte. L’angelo disobbediente, Lucifero, cade verso il basso, sarà presto inghiottito dalla terra nera, negli inferi, e da lì uscirà per tormentare gli uomini. Non sarà un’impresa difficile, gli uomini si tormentano già abbastanza da soli. L’angelo caduto lo sa, sarà così, l’angoscia che prova la sentiranno perennemente sorgere dentro l’anima.
Un mese di maggio tanto dolce, il maggio di questo 1557, si distende sulle colline fino al mare. Freschi profumi portati dal vento inebriano api e uccelli.
Una triste e piovosa sera di novembre Lorenzo Lotto, pittore, alla fioca luce di un candeliere si mette a scrivere, dando così inizio a quello che poi sarebbe diventato il suo Libro di spese diverse. Si trova ad Ancona, in questo novembre del 1538; ha già alle spalle anni di girovagare per le province italiane, ha accettato incarichi in piccole città, in paesi e chiese di campagna. Sì, certo, è stato anche a Roma, alla corte papale, ha potuto far parte della gloriosa compagnia che doveva affrescare gli appartamenti papali.
Quel quadro aveva sorpreso persino lui, il suo autore. Lui, Lorenzo Lotto, pittore già famoso, in quell’anno 1533. Da Venezia, dov’era nato, cresciuto, formato, era arrivato fin qui, nelle terre delle Marche. Ora aveva dipinto un’Annunciazione che avrebbe sfidato tutti, a cominciare da lui stesso.