“Il Venerdì Santo è l’Ora di Cristo: Ora in cui, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino all’ultimo segno (Gv 13, 1), consumando per loro e per i peccati di tutti la sua immolazione di Vittima sull’altare della Croce: ai suoi piedi, per divino volere, stava Maria, a lui indissolubilmente unita nel dolore e nell’offerta.
“Il Venerdì Santo è l’Ora di Cristo: Ora in cui, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino all’ultimo segno (Gv 13, 1), consumando per loro e per i peccati di tutti la sua immolazione di Vittima sull’altare della Croce: ai suoi piedi, per divino volere, stava Maria, a lui indissolubilmente unita nel dolore e nell’offerta. Il Sabato Santo è l’Ora della Madre: Ora tutta sua, nella quale lei, la Donna, la Figlia di Sion, la Madre della Chiesa, visse la prova suprema della fede e dell’unione al Dio Redentore”.
Il Sabato Santo è il giorno del silenzio. E in questo 2020 il silenzio sembra essere quasi assordante. Ma proprio nel silenzio del Sabato c’è la voce forte di Maria, la Madre di Gesù che piange ma è certa della Resurrezione.
Un appuntamento che si ripeta da tre decenni a Santa Maria Maggiore: L’ Ora della Madre. Il canto mariano in attesa della resurrezione del Figlio.
“Il Venerdì Santo è l’«Ora» di Cristo: «Ora» in cui, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino all’ultimo segno (Gv 13, 1), consumando per loro e per i peccati di tutti la sua immolazione di Vittima sull’altare della Croce: ai suoi piedi, per divino volere, stava Maria, a lui indissolubilmente unita nel dolore e nell’offerta.
È il giorno del silenzio il Sabato Santo. Nessuna liturgia fino alla Madre di tutte le Veglie. Solo una voce si leva: è quella della Madre di Gesù. Anche quest’anno si è ripetuto l’appuntamento con L’ora della Madre. L’Ora della fede di Maria nell’attesa della Risurrezione del Figlio.