La "24 Ore per il Signore", iniziativa quaresimale di preghiera e riconciliazione voluta da Papa Francesco, è giunta alla sua undicesima edizione. Nell'occasione, il Papa confessa alcuni penitenti. E questo momento speciale, composto dalla veglia, dalla liturgia della Parola, dall’esposizione del Santissimo Sacramento e infine dalle confessioni, è avvenuto oggi pomeriggio dalle 16.30 nella parrocchia di San Pio V, presso Largo San Pio V, a Roma.
Si svolgerà domani 23 febbraio nella Basilica di San Giovanni in Laterano la liturgia penitenziale per il clero romano. La celebrazione avrò inizio alle ore 10. A comunicarlo, attraverso una lettera, è il Cardinale Angelo De Donatis, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma.
L’appuntamento è alle 17. 00 nella Basilica di San Pietro, la celebrazione penitenziale rito che si rinnova ogni anno e quest’anno anche la Consacrazione al Cuore di Maria. Oggi la Chiesa celebra la Annunciazione a Maria .
Le amarezze nella vita del prete. Su questo si incentra il discorso di Papa Francesco per l’odierna Liturgia penitenziale letto dal Cardinale Angelo De Donatis, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma. Il Papa, per una lieve indisposizione, ha celebrato la messa a Santa Marta e ha continuato le udienze programmate, ma non ha partecipato all'incontro in Laterano con il clero della diocesi di Roma.
Inizia la Quaresima e con questa l’antico rito delle “stationes”: cioè fermarsi, “sostare” prima di intraprendere il pellegrinaggio quotidiano in atteggiamento di lode e di preghiera.
Questa mattina, nella Basilica di San Giovanni in Laterano, Cattedrale di Roma, si è tenuto il tradizionale incontro di Papa Francesco con il clero di Roma, che quest'anno si tiene - per espressa volontà del Papa - nella forma di liturgia penitenziale.
Il culmine della liturgia penitenziale nella Sala Regia è una confessione dei peccai recitata da tutti i vescovi coinvolti in questo incontro sulla “Protezione dei minori nella Chiesa”. Un confessio che ricalca quello di Papa Francesco in Irlanda, aggiunto durante la Messa finale della Giornata Mondiale delle Famiglie, e che si conclude con la richiesta di “grazia per superare l’ingiustizia e di praticare la giustizia verso le persone affidate alle nostre cure”.