"È importante che nei vostri studi riflettiate sulla necessità di cercare questa unione con il Signore e sui mezzi che Egli, attraverso la Chiesa, ci ha dato per raggiungerla". Lo ha detto il Papa, stamane, ricevendo in udienza la Delegazione dell’Istituto Superiore di Liturgia di Barcellona.
"A sessant’anni dalla promulgazione della Sacrosanctum Concilium, non smettono di entusiasmare le parole che leggiamo nel suo Proemio, con le quali i Padri dichiaravano la finalità del Concilio. Sono obiettivi che descrivono una precisa volontà di riforma della Chiesa nelle sue dimensioni fondamentali: far crescere ogni giorno di più la vita cristiana dei fedeli; adattare meglio alle esigenze del nostro tempo le istituzioni soggette a mutamenti; favorire ciò che può contribuire all’unione di tutti i credenti in Cristo; rinvigorire ciò che giova a chiamare tutti nel seno della Chiesa". Lo ha detto stamane il Papa, nell'udienza concessa ai partecipanti all’Assemblea Plenaria del Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.
"Sabato 3 febbraio, alle ore 16:00, presso il teatro Sant’Antonino della Cattedrale dei Santi Filippo e Giacomo in Sorrento, vivremo un momento di incontro e di formazione rivolto a tutte le realtà corali e musicali della nostra diocesi".
“Il sacro Concilium… Ritiene quindi di doversi occupare in modo speciale anche della riforma e della promozione della liturgia.
Sono due gli appuntamenti liturgici di Papa Francesco per il mese di novembre resi noti oggi.
“Ecco il primo annuncio di Pasqua che vorrei consegnarvi
Discrezione, silenzio e omelie corte perché sono dei "sacramentali" e non delle conferenze. Così Papa Francesco bacchetta i liturgisti ricordando che il "Maestro" delle cerimonie deve esserci ma non vedersi e che il chiasso in sagrestia prima delle celebrazioni distrae dalla realtà liturgica.
“Egli è irradiazione della sua gloria e impronta della sua sostanza, e tutto sostiene con la sua parola potente.
“Il sacro Concilio si propone di far crescere ogni giorno più la vita cristiana tra i fedeli; di meglio adattare alle esigenze del nostro tempo quelle istituzioni che sono soggette a mutamenti;
Papa Francesco riceve in Vaticano i Membri dell’Associazione Italiana dei Professori e Cultori di Liturgia. "Prima di tutto, ringraziamo per coloro che, cinquant’anni fa, hanno avuto il coraggio di prendere l’iniziativa e dare vita a questa realtà; poi ringraziamo per quante e quanti vi hanno preso parte in questo mezzo secolo, offrendo il loro contributo di riflessione sulla vita liturgica della Chiesa", dice subito il Papa dando il benvenuto ai presenti.
Una lettera apostolica al popolo di Dio, chiamata Desiderio desideravi nel giorno dei Santi Pietro e Paolo, per ribadire che la forma liturgica voluta dal Concilio è l’unica forma liturgica della Chiesa. Ma soprattutto per sottolineare l’importanza di una liturgia non sciatta, carica di simboli, centrata sul mistero di Cristo. Una celebrazione, dunque, che non può che venire da una formazione curata e attenta, sia alla presidenza della celebrazione che alla partecipazione.
L’Ufficio liturgico della Diocesi di Roma amplia la sua offerta formativa con tre nuovi corsi.
Sono stati giorni ricchi quelli della Settimana Liturgica Nazionale che si è svolta a Cremona e che si è conclusa giovedì scorso sul tema «“Dove sono due o tre riuniti nel mio nome”.Comunità, liturgie e territori».Sono stati giorni ricchi quelli della Settimana Liturgica Nazionale che si è svolta a Cremona e che si è conclusa giovedì scorso sul tema «“Dove sono due o tre riuniti nel mio nome”.Comunità, liturgie e territori».
A dieci anni dalla sua scomparsa rimane vivo negli studiosi di liturgia e del canto sacro la memoria di colui che diede forma nuova ai riti pontificali secondo le indicazioni di San Paolo VI e attuò con fermezza e nobiltà la riforma liturgica.
Prende il via il prossimo 16 febbraio il corso di approfondimento in Pastorale liturgica promosso dall’Ufficio liturgico della Diocesi di Roma con il Pontificio Istituto Liturgico Sant’Anselmo. Terminerà a giugno.
“La Messa non può essere solo “ascoltata”, come se noi fossimo solo spettatori di qualcosa che scivola via senza coinvolgerci”
Da alcune settimane stiamo parlando dell’avvio, con molta prudenza visto che la pandemia da Covid 19 non accenna a diminuire, della ripresa delle attività pastorali nelle diocesi italiane. Molte le parrocchie che in queste settimane hanno celebrato sante messe con il rito dei sacramenti della Prima Comunione e delle Cresime e tante anche, come segno di ripresa, le diocesi in festa per nuove ordinazioni sacerdotali e per l’avvio di nuove cause di beatificazione.
Il Sabato Santo è il giorno del silenzio. E in questo 2020 il silenzio sembra essere quasi assordante. Ma proprio nel silenzio del Sabato c’è la voce forte di Maria, la Madre di Gesù che piange ma è certa della Resurrezione.
Molto prima del coronavirus in Piemonte, in occasione di epidemie di peste, colera, influenza spagnola c’era un luogo dove si poteva pregare insieme e assistere alle celebrazioni liturgiche domenicali e…non solo. Si tratta di una piccola chiesa che si trova nelle Valli di Lanzo, sopra Ceres, dove nel 1575, per poter celebrare e partecipare alle liturgie nonostante la terribile epidemia di peste divampata quell’anno, si recavano i fedeli della zona.
Al via il 7 novembre presso il Pontificio Ateneo Sant’Anselmo di Roma il corso di liturgia per la pastorale per l’anno accademico 2019–2020.