Dieci linee guida, divise in indicatori e criteri, in una grafica veloce e comprensibile. Dieci linee guida per tutelare i minori nella Chiesa, salvaguardare le persone vulnerabili, e portare le istituzioni della Chiesa verso il passo successivo, ovvero una cultura della cura e della prevenzione. Al termine dell’Assemblea Plenaria dello scorso marzo, le linee guida sono state approvate dalla Commissione. Sono state quindi pubblicate la scorsa settimana, in quello che sembra essere il primo atto avvenuto sotto il nuovo vertice della commissione, con un nuovo segretario e un segretario aggiunto e verso, presumibilmente, una nuova presidenza, considerando che il Cardinale Sean O’Malley, che pure la commissione la ha fondata, è prossimo a compiere 80 anni.
Avevamo lasciato la Pontificia Commissione dei Minori in una plenaria che stabiliva un fondo per aiutare quelle Conferenze Episcopali più povere che non sono in grado di dotarsi degli strumenti necessari alla salvaguardia dei minori. La plenaria del 20 – 22 settembre 2023 non ha grandi novità, se non l’inclusione di un incontro di Papa Francesco con una associazione di vittime, LOUDFence. Il lavoro prosegue regolare, mentre gli incontri si tengono ora nella nuova sede, a Palazzo Marescotti.
Una sessione “breve ma intensa”. Così il Consiglio Episcopale Permanente ha definito l’incontro straordinario di sabato 8 luglio, con 10 Vescovi in presenza a Roma e 21 in video collegamento (2 assenti giustificati), per condividere, discutere e approvare le Linee guida per la “fase sapienziale” del Cammino sinodale delle Chiese in Italia.
“L’esorcista, non puo` procedere a proprio arbitrio, dal momento che opera nel quadro di una missione ufficiale che lo rende in qualche modo rappresentante di Cristo e della Chiesa”.
“Il problema della dismissione di luoghi di culto non è nuovo nella storia, ma oggi si pone all’attenzione delle Chiese per cause legate a una condizione moderna che possiamo definire sommariamente di secolarizzazione avanzata, ma allo stesso tempo in un contesto di maggiore consapevolezza del valore storico-artistico e simbolico dell’edificio sacro e dei manufatti in esso conservati”.