"Non amo la serietà. Penso sia antireligiosa. O, se preferite l'espressione, è un vezzo di tutte le false religioni. Chi prende tutto seriamente è colui che idolatra ogni cosa: si prostra davanti a oggetti di legno e pietra affondando le sue membra come le radici di un albero o si profonde in inchini come la pietra infossata sul ciglio della strada".
"Guidami Tu, o Luce gentile/in mezzo all'oscurita' che mi avvolge, sii Tu a condurmi (...) Ero guidato dall'orgoglio; / non ricordare i miei anni passati/non ricordare gli anni passati".
Anni Settanta, riletti attraverso un'ottica distopica, ossia come un periodo storico reale e nello stesso tempo inventato.
La meraviglia è dietro l'angolo, non occorre peregrinare in paesi esotici per provare emozioni forti, per provare che la vita è una sfida continua all'avvio e al banale, purché non le si resista, purché non si pretenda di incasellarla in schemi e formule.
Il 28 ottobre 1965 veniva promulgata la dichiarazione conciliare Nostra Aetate grazie alla quale la Chiesa ha compiuto grandi passi nei rapporti con l'ebraismo, rovesciando duemila anni di pregiudizi e antisemitismo.