C’è il problema, fortissimo, dell’estremismo islamico che si sta diffondendo nel mondo. Eppure, il Rapporto annuale sulla Libertà Religiosa presentato oggi da Aiuto alla Chiesa che Soffre racconta una realtà più sfaccettata. Sottolinea che la libertà religiosa non viene solo messa sotto attacco dal radicalismo islamico, sempre più diffuso. Mette in luce come le violazioni alla libertà religiosa siano “permesse” in qualche modo anche da quelle leggi che danno privilegi speciali ad una fede piuttosto che ad un’altra. Fa notare che anche nella “civilizzata” Europa la libertà religiosa è a rischio. E racconta l’altra faccia della Cina dell’apertura, quella che demolisce le croci cristiane e tiene sotto scacco le fedi religiose.
È tornato la scorsa settimana da una visita ufficiale in Giordania, dove ha potuto non solo parlare di cooperazione tra l’Europa e il piccolo Stato nel Medio Oriente, ma anche toccare con mano la situazione dei rifugiati cristiani. Jan Figel, inviato speciale dell’Unione Europea per la libertà religiosa, guarda con attenzione alla situazione del Medio Oriente, e cerca di implementare relazioni chiave con Paesi come la Giordania. Perché non si tratta solo di parlare del genocidio dei cristiani, ma anche di creare una nuova narrativa. Ne parla con ACI Stampa a margine di un simposio sulla libertà religiosa organizzato dalla rete internazionale di avvocati ADF International a Bruxelles dal 19 al 20 ottobre.
È il Paese delle grandi cattedrali che guardano verso il cielo, e un baluardo di resistenza cattolica circondato dalla secolare Francia e dal mondo protestante fiammingo. Ma da tempo il Belgio ormai vive una ondata di secolarizzazione che non colpisce solo il cattolicesimo, ma anche tutte le altre religioni. Una ondata si è recentemente concretizzata nei “corsi di cittadinanza”, destinati a tagliare le ore di religione a scuola, con l’obiettivo di rendere “neutrali” gli insegnanti della materia.
Una intervista a tutto campo quella che il Papa ha rilasciato al quotidiano francese La Croix. Francesco spazia a trecentosessanta gradi e affronta gli argomenti di più calda attualità.
"Permangono aspetti di un laicismo che vuole emarginare lareligione dalla sfera pubblica, mi pare che sia presente ancheoggi e che si debba reagire perché le religioni invece possono portare un contributo positivo sul piano civile e sociale". E’ quanto ha affermato il Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, intervenuto ad un convegno sulla libertà religiosa che si è svolto al Senato.
C’è una legge in Bulgaria che rischia di mettere a repentaglio la libertà religiosa. È stata proposta come un emendamento al cosiddetto “Atto delle Denominazioni”, conosciuto anche come “legge sulle Confessioni Religiose, ed è di marca tutta socialista: il primo a presentarla è stato il parlamentare socialista Georgi Kadiev, quindi dall’intero partito socialista.
Libertà religiosa: come difenderla? Il tema è stato rilanciato con forza dell’Osservatore della Santa Sede alle Nazioni Unite, in uno dei cosiddetti “side events” che rappresentano un po’ il cuore della missione di sensibilizzazione della Santa Sede nel concerto internazionale. Così, lo scorso 28 aprile, al Palazzo di Vetro sono stati messi insieme sopravvissuti, avvocati internazionali, esperti, per parlare di “Difendere la Libertà Religiosa e altri diritti umani: Fermare le atrocità di Massa contro i cristiani e altri credenti”.
Ci sono voluti 13 anni di lavoro, ma ora il Catechismo della Chiesa Cattolica tradotto in urdu è stato approvato dalla Santa Sede, dato alle stampe e appena pubblicato in Pakistan. Una piccola luce, in una nazione in cui non solo i cristiani sono messi nel mirino, ma tutti quanti si oppongono alla creazione dello Stato islamico.
“Non minimizzare il ruolo delle religioni”. Nell’ambito di un dibattito alla 31esima sessione del Consiglio dei Diritti Umani a Ginevra, monsignor Richard Gyhra, dell’ufficio dell’Osservatore Permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite di Ginevra, ribadisce l’importanza della libertà religiosa, e della sua necessaria inter connessione con il diritto di espressione. E denuncia: il fatto che ci siano sempre più abusi della libertà religione “ sembra indicare una mancanza di volontà politica da parte delle istituzioni e delle comunità internazionali di affrontare la questione”.
E’ al centro delle cronache internazionali da sempre ma in particolare negli ultimi mesi. Parliamo della Repubblica Islamica dell’Iran, il cui Presidente Hassan Rouhani domani mattina sarà ricevuto in udienza privata da Papa Francesco.
Più 2,6 punti di tasso di persecuzione anticristiana. Raddoppiato il numero delle chiese attaccate nel corso dell’anno. I cristiani uccisi per cause di fede sono aumentati del 63 per cento. Sono alcuni degli allarmanti dati dalla World Watch List di “Open Doors”, la rete mondiale di sostegno ai cristiani perseguitati nel mondo.
Una “risposta non violenta” e “matura” è nata nelle coscienze di fronte al dilagare dei fenomeni del terrorismo. Ne è convinto Papa Francesco, che lo ha detto ai nuovi ambasciatori presso la Santa Sede di Guinea, Lettonia, India e Bahrein, ricevuti oggi per la presentazione delle lettere credenziali.
“Oltre tre quarti della popolazione mondiale vive in paesi in cui la libertà religiosa è praticamente inesistente. Milioni di esseri umani sono esposti alla persecuzione violenta - ingiusta detenzione, conversione forzata, esilio forzato, torture, stupri e omicidi - a causa delle loro credenze e pratiche religiose.” Fatti concreti ricordati da Carl Anderson, Cavaliere supremo dei Cavalieri di Colombo che ha fatto giungere la sua riflessione al convegno che la scorsa settimana si è tenuto a Roma sulla risposta dei cristiani alla persecuzione: Sotto la spada di Cesare.
La libertà religiosa è un diritto fondamentale per ogni essere umano e rappresenta la tutela della sua naturale aspirazione alla spiritualità nella vita quotidiana. Il Concilio Vaticano II ha contribuito notevolmente al riconoscimento di questo diritto, invitandoci a scoprire quei valori universali che possono favorire un cammino comune tra le diverse religioni.
É dal cuore storico degli Stati Uniti che inizia l’incontro del Papa con Filadelfia. Dopo la messa nella Basilica di Filadelfia, il Papa arriva nel parco davanti alla Sede del Governatore di Filadelfia nel Commonwealth della Pennsylvania, luogo simbolo della storia della città. Sul pinnacolo della torre c'è la statua di William Penn, il fondatore dello Stato e ispiratore dei valori di libertà religiosa che ne sono alla base.
Papa Francesco contro l’Obamacare. Con una visita fuori programma, Papa Francesco ha mostrato supporto per le istituzioni cattoliche che, dal momento in cui la riforma della Sanità di Obama è andata in vigore, hanno portato avanti una strenua battaglia per l’obiezione di coscienza, perché la riforma sanitaria costringe le istituzioni cattoliche a distribuire contraccettivi nelle istituzioni.
A Filadelfia in attesa del Papa e in difesa del matrimonio e della famiglia i Cavalieri di Colombo sono riuniti per la loro 133 esima assemblea. A loro il Papa ha inviato, tramite il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, un messaggio legato proprio al tema della famiglia e della libertà. Il Congresso dei Cavalieri di Colombo, sul tema “Dotati dal Creatore di vita e libertà”, si aperto ieri a Filadelfia.
Seminaristi costretti a prestare servizio militare, sacerdoti che non possono lasciare il paese e cristiani detenuti per motivi religiosi. È la situazione della libertà religiosa in Eritrea, descritta ad Aiuto alla Chiesa che Soffre da una fonte vicina alla Chiesa locale, che per motivi di sicurezza ha preferito rimanere anonima.
"Leggo tutti i discorsi del Santo Padre, se continuerà a parlare così anch'io che sono comunista ricomincerò a pregare. E non lo dico per scherzo. Quando il Papa verrà a Cuba, prometto di assistere a tutte le messe che celebrerà". Che la frase del Presidente cubano Raul Castro non sia una battuta - dato il contesto ed il luogo in cui è stata pronunciata - è chiaro. Tuttavia parlare di un principio di conversione del leader cubano è probabilmente eccessivo.