Non è mai un rapporto di rose e fiori, quello sulla libertà religiosa nel mondo redatto ogni due anni da Aiuto alla Chiesa che Soffre. E però in quest’ultimo rapporto, presentato oggi, ci sono dei segnali preoccupanti che vanno al di là del problema delle persecuzioni anti-religiose. Si mette in luce proprio un tentativo di marginalizzare la religione, arrivando a confondere la libertà religiosa nella libertà di pensiero, mentre le autocrazie si fanno sempre più largo, e così anche l’impunità.
Dal fenomeno dell’ultranazionalismo all’appello all’Europa secolarizzata e indifferente. Dal caso di Asia Bibi e delle leggi della blasfemia in Pakistan alle leggi anticonversione dell’India. Ma anche le limitazioni sulla libertà religiosa in Europa, con leggi sulla registrazione delle denominazioni religiose che ricordano i tempi sovietici. Fino al fenomeno, in crescita in Egitto, del rapimento e la conversione forzata delle donne.