25 anni fa - il 19 agosto 1994 - moriva il Cardinale libanese Antoine Pierre Khoraiche, 75° Patriarca di Antiochia dei Maroniti. Nato il 20 settembre 1907 ad Ain Ebel , da giovanissimo ha frequentato la Pontificia Università Urbaniana per poi specializzarsi in teologia a Beirut.
La giornata delle migrazioni è stata una occasione per la presentazione di diversi studi sulla questione migratoria. La Caritas italiana si è concentrata sul Medio Oriente.
Il Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, ha partecipato ieri in Libano alle esequie del Cardinale Nasrallah Boutros Sfeir, Patriarca emerito di Antiochia dei Maroniti.
"Con la morte del Cardinale Sfeir, il Libano perde un uomo
“È ancora vivo in ciascuno di noi il ricordo del dono che il Signore ha fatto alla Chiesa e al mondo attraverso il Viaggio Apostolico del Santo Padre Francesco ad Abu Dhabi. Nell’incontro di Bari lo scorso 7 luglio come ad Abu Dhabi una settimana fa, quelli che sono stati negli ultimi anni attraverso le definizioni dei Sommi Pontefici dei titoli riservati all’amato Libano, si sono come distesi nei gesti e nel desiderio a tutto il Vicino e il Medio Oriente: l’incontro tra leader e seguaci delle diverse confessioni cristiane e diverse religioni, iniziando dai tre monoteismi che si richiamano in diverso modo alla fede di Abramo, sono stati un messaggio e un laboratorio”. Lo ha detto il Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, intervenendo sabato scorso alla celebrazione per la Solennità di San Maroun, patrono e fondatore della Chiesa di Antiochia dei Maronita, presso il Pontificio Collegio Maronita in Urbe.
Nelle case di Beirut, ci sono ancora le cicatrici della guerra che negli Anni Ottanta ha imperversato nella città. Se oggi il Libano è un laboratorio di convivenza, con una vita sociale e politica cadenzata e caratterizzata da una precisa suddivisione dei compiti politici tra maroniti, cattolici e musulmani. Ma l’equilibrio fragile è segnalato proprio dai fori dei proiettili che si trovano ancora nelle serrande di alcune case, o nei muri dei quartieri centrali.
Papa Francesco ha ricevuto stamane i Membri della “Fondazione Maronita” ed Autorità del Libano, al termine della Visita ad Limina della Chiesa Patriarcale di Antiochia dei Maroniti.
I Vescovi della Chiesa maronita sono a Roma per incontrare Papa Francesco. La Chiesa maronita è in comunione con Roma ed è una Chiesa patriarcale di rito orientale sui iuris.
È stato un viaggio nel Libano che è chiamato a “continuare ad essere un messaggio”, con la sua politica di accoglienza e il dialogo tra le fedi. Ma è stato anche un viaggio fin quasi ai confini con la Siria, per parlare di quella nazione martoriata per la quale si invoca una “fase due”, fatta di visite, relazioni stabili e un nuovo inizio. Per il giubileo della ROACO, il Cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione delle Chiese Orientali, ha trascorso quattro giorni densi di appuntamenti in un Paese che, ancora una volta, è chiamato ad essere ponte.
La sera di domenica 11 novembre, con la cena nel Centro Giovanni Paolo II per le famiglie in difficoltà, ha avuto inizio il pellegrinaggio della ROACO in occasione del cinquantesimo anno dalla sua creazione. Un viaggio di quattro giorni in Libano per il Cardinale Leonardo Sandri e la “Riunione Opere Aiuto Chiese Orientali”.
Tre giornate in Libano per il Cardinale Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese orientali tra le gente che lo accolto con affetto e gli incontri ufficiali e la benedizione dei lavori di ristrutturazione della Nunziatura ad Harissa, dove tra poche settimane arriverà il nuovo nunzio Joseph Spiteri. La Capella è stata decorata da alcune pitture dell'Atelier di Arte Sacra del Centro Aletti di Roma.
Vivete sull’esempio di san Marone, guardando “a quella forma di vita che non si accontenta di una fede moderata e discreta, ma avverte il bisogno di andare oltre, di amare con tutto il cuore. Vite povere agli occhi del mondo, ma preziose per Dio e per gli altri. È attingendo a queste sorgenti pure che il vostro ministero sarà acqua buona per gli assetati di oggi”. Lo ha detto il Papa, ricevendo in udienza stamane la Comunità del Pontificio Collegio Maronita in Roma.
Papa Francesco oggi ha ricevuto le credenziali del nuovo ambasciatore del Libano Antonio Raymond Andary.
Papa Francesco ha ricevuto stamane il Primo Ministro del Libano Saad Rafiq Hariri. Il colloquio privato - alla presenza di un interprete - è durato poco più di 25 minuti.
In corso in Libano - fino al 2 luglio - una sessione di formazione per personale diocesano in Siria impegnato nel servizio di carità nel contesto della crisi umanitaria siriana. Ne dà notizia il Pontificio Consiglio Cor Unum - che ha promosso l’iniziativa insieme a Catholic Relief Service (CRS), Aid to the Church in Need (ACN) e Missio.
Cosa lega il Libano all’ Umbria? Due santi. Feliciano, Vescovo e Martire, Patrono della Città di Foligno e San Maroun fondatore dei Maroniti le cui reliquie furono accolte dal 1130 dai monici della Abbazia di Sassovivo e poi trasferite nella cattedrale di San Feliciano. A memoria di questo passaggio, la cripta dell' Abbazia - attualmente affidata ai Piccoli Fratelli di Gesù - è dedicata a San Maroun, e il rito della Dedicazione fu presieduto dal Patriarca Sfeir nel 2001.
Come ai tempi del martirio di monsignor Melki, ai cristiani oggi “viene negata ogni libertà, costretti ad abbandonare la loro patria o a convertirsi forzatamente o a morire”. É un passo del messaggio che il cardinale Angelo Amato, prefetto delle Congregazione delle Cause dei santi, ha letto a nome del Papa durante la beatificazione celebrata sabato a Daroun-Harissa, in Libano, di Flavien Mikhaiel Melki, della congregazione di Sant’Efrem, vescovo di Djezireh dei Siri.
La guerra in Siria, in Iraq e Yemen e il dramma dei cristiani in tutto il Medio Oriente, lo stallo politico in Libano, diverse questioni interne alla Chiesa greco- ortodossa, sono stati i temi al centro del Santo Sinodo della Chiesa greco-ortodossa, riunita nei giorni scorsi a Balamand, in Libano. Secondo quanto riporta il quotidiano libanese l’Orient le Jour il Sinodo è stato una occasione per fare il punto sulla situazione pastorale, ma soprattutto il Santo Sinodo ha espresso “profondo dolore” per quanto sta accadendo in Siria, elogiando la determinazione dei fedeli greco-ortodossi siriani a restare in patria, nonostante i tentativi di impedire una convivenza pacifica nel Paese tra le diverse comunità.
La Chiesa in Occidente manifesta una “debolezza culturale” che “la rende spesso ininfluente rispetto alle decisioni politiche”. Soprattutto nel rapporto con i Paesi arabi ed in generale con l’Oriente, “esiste una reale difficoltà a comprendere quanto sta avvenendo in questa regione” e “si commettono errori grossolani di valutazione”. Il cardinale di Milano, Angelo Scola, parla del rapporto tra Oriente e Occidente in Libano, ospite del Patriarca maronita Bechara Rai. Nella sua prima tappa in Medio Oriente, l’Arcivescovo di Milano parla al Sinodo dei vescovi libanesi in corso a Beirut e parla di Aleppo, definendola la “Sarajevo del ventunesimo secolo”.