Nel cuore della laguna veneta, a Chioggia, nella chiesa di san Domenico custode
Lo scenario è quello idilliaco delle colline di Valdobbiadene, nella bellissima provincia di Treviso
L’avventura comincia appena fuori dall’uscio di casa. Lo sa bene Bilbo Beggins, illustre abitante della Contea degli hobbit, nella Terra di Mezzo
Padre Corrado da Tours non è un religioso qualsiasi; è un inquisitore,
Poesia cimiteriale: suona un po’ macabro, ma in effetti è stata così denominata una precisa corrente letteraria nata agli inizi dell’Ottocento in Inghilterra e rapidamente diffusasi in tutta Europa. Celebrava il culto dei morti, romanticamente declinato, la meditazione sulla fine della vita e sull’al di là, collegato ad un’estetica delle tombe. Qualcosa del genere in Italia ha assunto i toni della poesia di Foscolo, nella fattispecie nei Sepolcri. Questo movimento di idee e di slancio creativo, legato proprio ai cimiteri, è segnata da uno sviluppo straordinario dell’arte applicata, per così dire, alle tombe, alle lapidi, all’ampliamento dei luoghi di sepoltura. Dopo gli editti napoleonici che proibivano la sepoltura dentro le chiese e nel centro delle città e dei paesi, nascono quindi le nuove e monumentali città dei morti, che sembrano unire, in un certo senso, la nostalgia degli antichi cimiteri, tra rovine e chiari di luna, e l’idea, appunto, di nuovi spazi, razionali ed esteticamente notevoli, mentre grandi artisti si mettono a disposizione dei ricchi borghesi, dei nuovi industriali e imprenditori, commercianti e notabili vari, che non vogliono rinunciare, neanche dopo la morte, a mostrare pubblicamente la loro posizione eminente nel mondo. Del resto, tutto questo sottende alla convinzione che la memoria dei morti è irrinunciabile, e che, soprattutto, bisogna sempre fare i conti con la presenza costante della morte e con la vita che inizierà dopo.
Un ragazzo con ambizioni e sogni da inseguire, in un mondo che, a dispetto di quel che genericamente si crede o di come ce lo hanno spiegato e “insegnato”, era molto più grande e dagli orizzonti molto più ampi di quel che possiamo immaginare, un Medioevo che quel ragazzo impetuoso, amorevole, colmo di sogni riuscirà ad ampliare e modificare, con la forza di una fede realmente capace di smuovere le montagne. San Francesco “raccontato alle donne e agli uomini di poca fede che lo hanno in simpatia” è un breve saggio-racconto-meditazione e in parte, naturalmente, anche biografia. dallo stile inimitabile e inconfondibile di Gilbert Keith Chesterton, pubblicato nel 1923, poco dopo il suo passaggio al cattolicesimo, ma la figura del santo di Assisi aveva attratto lo scrittore fin dall’infanzia, come lui stesso racconta.
Il 'caso' Eugenio Corti
La storia comincia con rocce, rocce molto lontane da dove poi si scioglierà il nodo doloroso dell’intera vicenda:
Antonio, un uomo vissuto otto secoli fa, ma per milioni di fedeli, devoti, pellegrini, è un contemporaneo, un amico…Ovviamente è un santo, a cui chieder aiuto con fiducia. Alla vigilia della festa a lui dedicata questo rapporto intimo si rinnova, si rinsalda. E mostra di essere più vivo che mai. Antonio da Padova si conferma una delle figure più amate di sempre e la sua presenza si ripropone con forza e vivezza anche in questi tempi attraversati da scetticismo, tristezza, mancanza di speranza.
Caterina la conoscono tutti a Siena, e ben presto la conosceranno in tutta Italia e in Europa. Siamo nel Trecento e sono tempi turbolenti, davvero difficili, anche la Chiesa attraverserà una delle crisi più profonde della sua lunga storia:
Al via la Festa del libro e della lettura di Ostia, che è giunta alla sua 32esima edizione e programmata per sabato 27 e domenica 28 maggio ed ha il patrocinio della Commissione Cultura delle Chiese di Ostia (diocesi di Roma).
Don Lisander – il nome con cui tutti ormai hanno imparato a chiamarlo – giace nella penombra della sua vasta stanza.
Maggio, il mese di Maria e della devozione mariana.
Strade diverse, strade che attraversano oscurità e luce, tra polvere e giardini, tra orizzonti sterminati e l’oppressione di periferie desolate, strade che finiscono per addentrarsi nei labirinti di anime inquiete….
Nel 1912 la già nota scrittrice Edith Wharton, americana, decide di fare un viaggio in Italia, insieme al marito. E una tappa a cui non vuole assolutamente rinunciare è quella dell’eremo francescano della Verna. Arrivano nel cuore della notte in macchina, risalendo faticosamente una strada tortuosa, in messo alla pioggia torrenziale.
Per lui non si tratta certo di una situazione inedita. E’ abituato a dover combattere con il Nemico che provoca sofferenze a persone inermi, fragili.
"La regola e la vita dei frati minori è questa, cioè osservare il santo Vangelo del Signore nostro Gesù Cristo, vivendo in obbedienza, senza nulla di proprio e in castità
"Per quanto avessero ricacciato sotto le pietre la terra, affinché nulla ci crescesse sopra, e rinettassero qualsiasi erba ne spuntasse fuori, e affumicassero tutto di carbone e di petrolio, e mozzassero gli alberi, e allontanassero tutte le bestie e gli uccelli, la primavera era primavera anche in città".
Un corpo martoriato, tumefatto, eppure capace di emanare un senso di serenità, al di là del dolore che lo ha piagato, distorto.
Thomas More, Tommaso Moro, il grande statista, il migliore e più fidato consigliere del re d’Inghilterra, ora è richiuso in prigione, nella famigerata Torre di Londra, in attesa di giudizio, un giudizio che sarà terribile: sarà giustiziato, decapitato.