Dal chiostro si alza un coro di voci angeliche, in una luce tersa e odorosa di fiori delicate ed erbe accuratamente selezionate. Un gruppo di monache cantano e poi si riuniscono in chiesa per pregare e ancora cantare.
Iniziando il racconto della sua vita travagliata, piena di svolte, di abissi e di risalite, David Copperfield comincia da dove comincia tutto, per un uomo, su questa terra: la sua nascita, in una notte fosca,tempestosa, un venerdì a mezzanotte, e la tradizione vuole che chi nasce in queste ore ha la vita segnata da eventi straordinari, presenze dell’altro mondo, segnata insomma dal mistero e dall’inesplicabile.
Sotto la Croce tutto sembra perduto. Il cielo è plumbeo, l’ombra dell’Uomo contorta dall’agonia si allunga su quei pochi che sono rimasti fino alla fine, mentre il loro cuore si colma di un dolore infinito. Chiunque, sotto la Croce, ha voglia di fuggire, di mettere ogni distanza possibile tra sé e quell’agonia che sembra senza limiti. Fuggire, ritrovare i colori della vita, sentire il cuore allargarsi…sentirsi leggeri e pensare di avere in pugno il proprio destino, di non dover rendere conto a niente e a nessuno di quello che si vive, che si insegue.
Una sala magnificamente affrescata, che alle pareti offre alla vista scaffali ricolmi di migliaia di preziosi libri (90.000 volumi) veri e propri tesori come i manoscritti musicali di Galluppi, di Tartini, di tanti maestri musicisti che sono stati maestri della Cappella musicale di Sant'Antonio.
Un quadro, un suo "doppio", due città, eserciti invasori, dittature, torture, e poi una serie di persone impegnate a nascondere, proteggere, con una forza di volontà e con una fede incrollabile.
Il giorno più lungo, più tormentoso e sospeso: è il giorno del sabato santo, tradizionalmente dedicato dalla Chiesa al "silenzio", all'attesa, che poi si apre alla grande gioia della domenica di Pasqua. Come avrà vissuto queste ore "lei", la Madre, Maria?