Dolore, gratitudine, coraggio, lode. Sono queste le quattro parole che Papa Francesco "consegna" a tutti i sacerdoti, con una lettera, in occasione del 160° anniversario della morte del santo Curato d’Ars, di cui oggi ricorre la memoria liturgica.
Le chiese in Sri Lanka sono rimaste chiuse per motivi di sicurezza, dopo gli attacchi terroristici di Pasqua che hanno causato la morte di 257 morti, tra cui una cinquantina di bambini, e circa 500 feriti, alcuni dei quali versano in gravi condizioni. La televisione nazionale ha trasmesso in diretta la celebrazione eucaristica presieduta nella sua residenza dall'arcivescovo di Colombo, il cardinale Malcolm Ranjith. Al termine della Messa, è stata letta una lettera del Papa.
“Voi siete private della libertà, ma non della dignità o della speranza”. Lo ha scritto il Papa a un gruppo di detenute argentine nel penitenziario femminile di Ezeiza, in provincia di Buenos Aires.
“La vostra Comunità si è distinta nell’impegno per preparare la via dell’unità delle Chiese cristiane, diventando luogo di preghiera, di incontro e di dialogo tra cristiani, in vista della comunione di fede e di amore per la quale Gesù ha pregato”. Lo ha scritto Papa Francesco in una lettera inviata al fondatore del Monastero di Bose, Fr. Enzo Bianchi, in occasione del 50.mo anniversario della Comunità monastica.
Questo pomeriggio la Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede ha diffuso il seguente comunicato:
“Stiamo attraversando tempi assai difficili che vedono la corruzione insinuarsi ovunque”. Così scrive il Papa in una lettera alla Consulta Nazionale Antiusura, a seguito dell’udienza del 3 febbraio scorso, durante la quale l’organismo ha portato una donazione.
“La comunità internazionale sta prendendo coscienza dell’importanza della prevenzione e della resilienza”. Sono le parole del Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin contenute nella lettera a nome del Papa inviata al Presidente degli Stati Uniti Messicani Enrique Peña Nieto, Presidente della Piattaforma Globale 2017 per la Riduzione dei Rischi da Disastri, in corso a Cancún dal 22 al 26 maggio.
La famiglia continua a essere buona notizia per il mondo di oggi? E’ la domanda di Papa Francesco contenuta nella lettera inviata al Prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, Cardinale Kevin Farrell, in preparazione al IX Incontro Mondiale delle Famiglie, che si svolgerà dal 21 al 26 agosto 2018 a Dublino, in Irlanda, sul tema “l Vangelo della Famiglia: gioia per il mondo”.
“In molte occasioni avete offerto il sacrificio di un’attesa fiduciosa e orante, “abitando” il vostro confessionale, visti soltanto dagli Angeli di Dio; avete offerto e pregato per una distesa sconfinata di cuori, che il Signore chiama a conversione e attende con tenerissima pazienza”.
Interviene sulla pena di morte Papa Francesco, definendola un “fallimento” per uno Stato di diritto, oltre che “inammissibile, per quanto grave sia stato il delitto del condannato”. Non si può “uccidere in nome della giustizia”, dice con forza il Papa, attraverso una lettera inviata a Federico Mayor, Presidente della Commissione internazionale contro la pena di morte.