"Il giorno in cui la Liturgia celebra l'ineffabile Mistero dell'Annunciazione è anche particolarmente significativo per la vicenda storica e letteraria del sommo poeta Dante Alighieri, profeta di speranza e testimone della sete di infinito insita nel cuore dell’uomo. In questa ricorrenza, pertanto, desidero unirmi anch’io al numeroso coro di quanti vogliono onorare la sua memoria nel VII Centenario della morte." Così scrive Papa Francesco nella Lettera Apostolica "Candor Lucis Aeternae" nel giorno del 25 marzo nel VII centenario della morte di Dante Alighieri.
Nei saluti in lingua italiana Papa Francesco ricorda la Lettera Apostolica Patris Corde, pubblicata ieri. Il Papa commenta la sua scelta e ribadisce il perchè abbia scelto questo nome, "Con il cuore di Padre".
Scripturae Sacrae affectus. E' questo il nome della Lettera Apostolica firmata oggi da Papa Francesco - come annunciato nell'Udienza Generale - per ricordare "un amore vivo e soave per la Parola di Dio scritta" di San Girolamo, 1600 anni dalla sua morte. "Le espressioni tratte dalla memoria liturgica del Santo ci offrono una chiave di lettura indispensabile per conoscere, nel XVI centenario dalla morte, la sua imponente figura nella storia della Chiesa e il suo grande amore per Cristo", scrive Francesco presentando la Lettera.
In occasione del 50° anniversario dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, Papa Giovanni Paolo II il 27 agosto 1989 pubblicò per l’occasione una lettera apostolica.
Quasi 22 milioni di fedeli hanno varcato la Porta Santa della Basilica di San Pietro. Un bilancio positivo quello del Giubileo Straordinario della Misericordia che volge al termine oggi. Francesco all’inizio della Messa di Chiusura del Giubileo chiude la Porta. Quella Porta “straordinaria” che è stata aperta, per volere del Pontefice, in ogni diocesi e in ogni santuario del mondo. Si contano siano state aperte quasi 10mila Porte Sante, disseminate nei cinque continenti.