Le radici, i ponti, il futuro. Ma anche la minaccia per la libertà, portata avanti con “i guanti bianchi, da un consumismo che anestetizza, per cui ci si accontenta di un po’ di benessere materiale e, dimentichi del passato, si ‘galleggia’ in un presente fatto a misura d’individuo. Ma quando l’unica cosa che conta è pensare a sé e fare quel che pare e piace, le radici soffocano”. A tre giorni dal ritorno dall’Ungheria, Papa Francesco, nell’udienza generale di oggi, ricapitola i temi del viaggio, e lo fa attraverso le immagini delle radici e dei ponti. E ribadisce che, in fondo, dal cuore dell’Ungheria è partito un messaggio per l’Europa.
Si chiama “Tutto appartiene all’amore” la nuova lettera apostolica di Papa Francesco, dedicata a San Francesco di Sales nel quarto centenario della morte. E, nell’annunciarlo, Papa Francesco dedica tutta l’udienza generale proprio alla rilettura del mistero del Natale a partire dal pensiero del vescovo di Ginevra, patrono dei giornalisti, antesignano della free press per il lavoro di informazione per contrastare la Riforma.
“La realtà dipende sempre dallo sguardo di chi la osserva”, e dunque non si deve cadere nella “tentazione di uno sguardo asettico sulla realtà, che è impossibile”. Lo ha detto Papa Francesco ai membri della redazione di Aggiornamenti Sociali.