Non è facile lasciarsi consolare dal Signore, perché la consolazione del Signore “è veritiera, non inganna, non è anestesia”. Eppure, è quella consolazione che “ci apre le porte della speranza”.
“Tanta gente piange”. Papa Francesco esprime il suo dolore per la situazione all’inizio della Messa del mattino a Santa Marta. Messa domenicale oggi, con il Vangelo della resurrezione di Lazzaro. E, pensando a Gesù che piange per il suo amico, si chiede se “davanti a questa pandemia” si è capaci di piangere “come sicuramente avrebbe fatto Gesù”. “Che oggi – conclude Papa Francesco – sia per tutti noi la domenica del pianto”.
“Vedere un miracolo, un prodigio e dire: ‘Ma tu hai la potenza, tu sei Dio’, è un atto di fede, ma piccolino così”. Nella consueta omelia del mattino a Domus Sanctae Martahe – riportata da Vatican News - Papa Francesco punta il dito contro coloro che cercano sempre prodigi per credere.
È una lotta continua, quella contro il mal, che “non ti dà tranquillità, ma ti dà pace”. Lo ha detto Papa Francesco durante la consueta Messa nella Domus Sanctae Marthae, riportata dalla Radio Vaticana.
È un invito a discernere la nostra anima nei momenti brutti, e a scegliere la via della preghiera, quello lanciato da Papa Francesoc nella consueta Messa del mattino presso la Domus Sanctae Marthae, riportata da Radio Vaticana.
“Tutti i pastori dobbiamo congedarci. Arriva un momento dove il Signore ci dice: vai da un’altra parte, vieni da me. E uno dei passi che deve fare un pastore è anche prepararsi per congedarsi bene, non congedarsi a metà. Il pastore che non impara a congedarsi è perché ha qualche legame non buono col gregge, un legame che non è purificato per la Croce di Gesù”. Sono parole del Papa, stamane, nell'omelia della Messa quotidiana a Santa Marta
Il Papa parla del primo Concilio della storia, che si è riunito alla fine per “chiarire la dottrina”, perché “è dovere della Chiesa chiarire la dottrina”. E ricorda che sì, nella prima comunità cristiana c’erano gelosie e lotte di potere. Ma poi si discute, e si prende una decisione, perché c’è la libertà dello Spirito che mette d’accordo. Lo ha detto Papa Francesco, nella Messa del mattino nella Domus Sanctae Marthae.
Gli uomini rigidi "si fanno vedere belli, onesti ma quando nessuno li vede, fanno delle cose brutte, usano la rigidità per coprire debolezze, peccati, malattie di personalità". Lo ha detto il Papa nell'omelia pronunciata durante la Messa mattutina a Santa Marta.
La donna? E' il "grande dono di Dio" dice Papa Francesco nella Messa di Santa Marta, riportata da Radio Vaticana. E aggiunge: "A me piace pensare che Dio ha creato la donna perché tutti noi avessimo una madre".
Quella del cristiano è una “vita coraggiosa”, ma ci sono anche i cristiani che “vivono nel frigo”, che sono pigri e vogliono che tutto “rimanga così”: lo dice Papa Francesco nell’omelia quotidiana di Santa Marta, riportata da Radio Vaticana.
Come si aiuta davvero chi soffre? Con silenzio, presenza e preghiera, dice Papa Francesco. Nell’omelia di Santa Marta – riportata da Radio Vaticana – il Papa ricorda la memoria di San Vincenzo de Paoli, offre la messa per le Figlie della Carità (le suore vincenziane) che prestano servizio a Santa Marta, e parte dalle letture del giorno per poi arrivare a parlare del modo in cui superare la carità, la “desolazione spirituale”.
Sono venuti da tutte le parti di Italia e anche del mondo, si preparano alla Messa con testimonianze e un rosario nonostante la pioggia che è arrivata a bagnare Roma dopo molte giornate di sole: il Giubileo dei Disabili e degli ammalati mostra persone che vivono la loro differenza, ma non per questo non vivono. Anzi. E Papa Francesco, celebrando Messa per loro, dopo aver chiesto al convegno della CEI dell’11 giugno che nessuno sia escluso e che si pratichi una pastorale dell’orecchio, sottolinea loro: “La vera sfida è quella di chi ama di più”. E condanna ancora una volta l’aborto e l’eutanasia. Perché – sottolinea il Papa – di fronte alle persone disabili “si sostiene che è meglio sbarazzarsene quanto prima”. Una frase che porta immediatamente il pensiero ai bambini che vengono abortiti perché scoperti portatori di sindrome di Down o a quanti vengono incoraggiati a praticare l’eutanasia quando vivono gli ultimi anni della vita con disabilità fisiche.
Persecuzione e sofferenze sono parte della testimonianza cristiana. E Gesù si segue sulla strada del servizio. Sono i due messaggi, a commento delle letture del giorno, che Papa Francesco nell’omelia della Messa quotidiana, eccezionalmente celebrata nella Cappella Redemptoris Mater nella seconda loggia del Palazzo Apostolico per la comunità del Centro Aletti. E proprio il Centro Aletti ha decorato la cappella con il colorato mosaico che fa da cornice alla Messa celebrata da Papa Francesco.