Budapest ha ospitato il Congresso Eucaristico Internazionale nel 1938. L’anno dopo scoppiò la Seconda Guerra Mondiale, poi ci fu l’invasione sovietica, e tutto quello che ne conseguì. Logico che, adesso che ci si appresta ad ospitare un nuovo Congresso Eucaristico nel 2020, a Budapest si pensi ai “corsi e ricorsi” storici. Ma la verità è che c’è grande entusiasmo per questo appuntamento, di cui oggi iniziano le registrazioni. Ma già oggi è difficile trovare posti per dormire dal 13 al 20 settembre 2020. Perché tutti si stanno prenotando, preparandosi a partecipare a un evento che metterà in risalto le Chiese orientali e il tema dei cristiani perseguitati. Ma che, soprattuto, si centrerà sull’Eucarestia. Perché no, l’Eucarestia non è dimenticata in Europa, dice ad ACI Stampa il Cardinale Petr Erdo, arcivescovo di Budapest – Esztergom.
La Gioventù Francescana d'Italia cambia squadra! Dopo il Capitolo Spirituale Elettivo Nazionale riunito questa estate, ora la GiFra ha un nuovo Presidente e 9 consiglieri che accompagneranno tutti i giovani francescani per tre anni. ACI Stampa ha intervistato il nuovo Presidente, Giona Messina.
Catalizzatori di dialogo e di unità. Al termine di due giorni di incontro interdicasteriale presieduto da Papa Francesco, Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, arcivescovo maggiore della Chiesa Greco Cattolica Ucraina, stabilisce in questa formula la missione della più grande delle Chiese sui iuris.
"Il Sinodo dei giovani non è ancora finito. È nella sua fase attuativa” ed “è molto importante adesso aiutare gli stessi giovani a portare nelle Conferenze episcopali e nei movimenti a cui appartengono sia le conclusioni del Sinodo stesso sia le conclusioni che il Papa nella Christus vivit dona alla Chiesa come un frutto maturo del processo sinodale”. Padre Alexandre Awi Mello, segretario del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita, ha descritto così il Forum Internazionale dei Giovani, che si svolge dal 18 al 22 giugno presso la casa “il Carmelo” a Sassone di Ciampino, vicino Roma. ACI stampa ha raggiunto una partecipante al Forum, Aresia Gargiulo, della Gioventù Francescana, per raccogliere emozioni e impressioni:
Papa Francesco ha parlato di tre tipi di ecumenismo: l’ecumenismo del sangue, l’ecumenismo dei poveri, l’ecumenismo della missione. Ma tra questi “il più importante è l’ecumenismo del sangue, perché oggi c’è una persecuzione dei cristiani come mai c’è stata, nemmeno nei primi secoli”.
È una Romania che vive ancora le ferite del passato, ma che è sicuramente più aperta d quella che visitò San Giovanni Paolo II. E Papa Francesco la visiterà in maniera estesa, sottolinea l’arcivescovo Miguel Maury Buendia, che è nunzio apostolico in Romania dal 2015.
I cristiani? Sono cercatori di verità, chiamati a sviluppare e praticare il tema dell’amore. Karekin II, catholicos della Chiesa Apostolica di Armenia, in una intervisa con ACI Stampa delinea le sfide del dialogo ecumenico di oggi.
Quando Papa Francesco è andato al Santo Sinodo della Chiesa Ortodossa Bulgara, c’era un diacono sempre vicino a lui. Era Ivan Ivanov, professore ordinario della Facoltà di Teologia all’Università di Sofia “San Clemente di Ohrida”. Il diacono Ivanov fungeva da traduttore, ha seguito tutto il processo di preparazione dell’incontro, ne sa comprendere i simboli.
È la città bulgara con il maggior numero di cattolici. Ma ce ne saranno molti di più dei suoi abitanti, almeno 50 mila, a Rakovsky, per la visita di Papa Francesco. Che il 6 maggio toccherà la città per una breve visita durante la quale darà la Prima Comunione a 242 bambini, ovviamente emozionatissimi.
Una Chiesa piccola, ma presente e viva, che attende il Papa con gioia ed è consapevole delle sfide che la attendono: così l’arcivescovo Christo Proykov, esarca apostolico di Sofia, tratteggia la Chiesa di Bulgaria che si appresta ad accogliere Papa Francesco.
È la “responsabilità di essere segno per i musulmani” quella che caratterizza i cattolici in Marocco. Lo racconta ad ACI Stampa l’arcivescovo Vincent Louis Landel, che ha guidato l’arcidiocesi di Rabat dal 2001 al 2018, iniziando il suo ministero dopo due anni passati come coadiutore della stessa diocesi.
Papa Francesco domenica prossima visiterà la parrocchia di San Giulio a Monteverde a Roma. La Chiesa riaprirà dopo che nel 2016 crollò il solaio della struttura. Sono stati tre anni intensi di lavori e attesa. Papa Francesco aprirà il portone della nuova Chiesa. ACI Stampa ha raccolto l’emozione del parroco, Padre Dario Frattini.
Il Museo del Silenzio di Fara Sabina a Rieti è un tesoro inestimabile per le Clarisse Eremite. Tutta la comunità ha avvertito l’importanza di conservare e far conoscere il patrimonio storico del monastero, a 40 chilometri da Roma. Il Museo racconta la memoria e il silenzio delle monache qui riunite nel 1673. L’ATI PromoTuscia/PromoCulture ha deciso di gestire il Museo Civico Archeologico di Fara in Sabina e così anche il Museo del Silenzio delle Suore. ACI stampa ha intervistato i responsabili dell’ATI, prossimi all’inaugurazione sabato 6 aprile, per capire quanto è importante gestire un museo, anche per la conservazione di patrimoni artistici e religiosi.
Sei mesi dopo la visita di Papa Francesco a Tallinn, il vescovo Philippe Jourdan, amministratore apostolico di Estonia, ha guidato un piccolo gruppo in Vaticano. Una missione cominciata il 18 marzo, che ha visto anche l’inizio della fase romana di beatificazione di Eduard Profittlich, il vescovo di origine tedesca, predecessore del vescovo Jourdan, che morì martire deportato dai sovietici e che potrebbe essere presto nominato il primo santo proveniente dall’Estonia. Il vescovo Jourdan ha parlato di questo, e del senso generale della visita, con ACI Stampa.
Quella del Marocco dopo la visita di Papa Francesco è una Chiesa che si sente “confortata e incoraggiata” dalla presenza del pontefice ad andare avanti sulla strada che già percorreva, testimoniando Cristo, portando avanti il dialogo con l’Islam e l’esperienza marocchina tutta particolare del dialogo ecumenico. Lo spiega ad ACI Stampa l’arcivescovo Cristobal Lopez Romero , salesiano di Barcellona che è stato anche in Paraguay, Bolivia, Spagna, e che dal marzo 2018 guida l’arcidiocesi di Rabat.
A pochi giorni dal viaggio del papa in Marocco il vescovo di Tangeri, monsignor Santiago Agrelo Martinez, ha scritto una lettera alla comunità cristiana, in cui ha sottolineato che esso è uno sprone affinché lavorino per la pace: “Per cristiani e musulmani, è la chiamata a lavorare per la pace, ad agire secondo giustizia, a essere solidali gli uni con gli altri, a promuovere la libertà di tutti. Se in passato potevano separarci due certezze, oggi deve unirci un’unica ricerca. Se abbiamo scritto una storia fratricida nel nome di due fedi, è tempo di scriverne un’altra che agli occhi di tutti risulti fraterna, unita da vincoli di clemenza e misericordia”.
In questa società così secolarizzata si nota in molte persone il desiderio di far crescere la loro devozione alla Madonna. Per esaudirlo, gli Araldi del Vangelo diffondono ampiamente la consacrazione alla Vergine Santissima come schiavo d’amore, secondo il noto metodo di San Luigi Maria Grignion de Montfort. ACI Stampa ha approfondito l’argomento con Padre Carlos Werner, Presidente della sezione italiana degli Araldi del Vangelo.
Venti anni dopo il viaggio di San Giovanni Paolo II in Romania, Papa Francesco andrà a completarne il percorso, andando ad incontrare tutte le comunità cattoliche presenti nel Paese. Lo racconta ad ACI Stampa l’arcivescovo Ioan Robu di Bucarest, che era già arcivescovo della capitale quando San Giovanni Paolo II la visitò . E che vede in questo viaggio l’ideale completamento di quello del 1999.
n una zona della periferia di Roma, a Labaro, la parrocchia di San Crispino da Viterbo aspetta con gioia Papa Francesco. Dopo una pausa di qualche mese, il Papa riprende le visite pastorali alle parrocchie di Roma. Don Luciano Cacciamani – parroco di San Crispino – racconta ad ACI stampa le emozioni dell’attesa e della preparazione di questo incontro:
Ci saranno calici cesellati, preziosi paramenti sacri, icone tradizionali e incensi profumati, ma anche confessionali hi-tech, campanili elettrici e sistemi per la trasmissione delle cerimonie via internet: si intrecceranno tradizione e innovazione a ‘Devotio 2019’, la seconda edizione della manifestazione fieristica sui prodotti e i servizi per il mondo religioso, che si svolgerà da domenica 17 a martedì 19 febbraio prossimi a BolognaFiere (www.devotio.it).