È un segno di speranza, ma anche una necessità. La diocesi di Roma scossa dal coronavirus, dall’impossibilità di celebrare messe con pubblico per due mesi, colpita anche nel suo vicario, ora si trova a Lourdes con una rappresentanza di 184 persone tra sacerdoti, seminaristi e vescovi per quello che è un viaggio che intende dare speranza. E, in effetti, parlando con il gruppo ACI / EWTN, il cardinale Angelo de Donatis, vicario del Papa per la diocesi di Roma, guarda già al futuro, ai prossimi appuntamenti, alle ordinazioni presbiteriali e diaconali che si terranno a fine ottobre. E, chissà, anche ad un incontro di Papa Francesco con la diocesi di Roma, ancora da confermare.
Sono perdute nel tempo e nello spazio, le rovine della cappella di Santa Maria, costruita nel 13esimo secolo nel territorio di Viru-Nigula, nel Nord Est dello Stato Baltico. Ed è lì che, ogni anno da 20 anni, la comunità cattolica si reca in pellegrinaggio una volta l’anno, con delle intenzioni speciali.
Don Antonio Ruccia è il parroco della chiesa di San Giovanni Battista nel quartiere Poggiofranco a Bari. La mattina del 19 luglio sente il suono del suo telefonino collegato alla culla termica che aveva fatto installare fuori alla porta della sua parrocchia nel 2014, proprio per accogliere quei neonati che i genitori naturali decidono di non tenere. Capisce immediatamente cosa significhi quel suono e si precipita fuori. Il neonato abbandonato è Luigi, uno scricciolo di 10 giorni, che indossa una tutina bianca e azzura. “Lui è Luigi, ditegli che lo ameremo per sempre”, recita il messaggio lasciato da chi, probabilmente, ha pensato di non poter crescere quel figlio. Una storia di amore e di dolore, un racconto intenso, che esprime a chiare lettere il dramma di chi non riesce a prendersi cura dei propri figli. Ma un racconto che ci parla anche della genialità di un parroco che installa culle termiche per cercare di dare una "speranza alla vita". ACI stampa ha raccolto le emozioni di Don Antonio Ruccia:
Essere accanto a un grande pontefice, segna in maniera profonda la vita. Nello sguardo di Monsignor Ptasznik - nei suoi ricordi dei circa dieci anni vissuti in Segreteria di Stato vaticana assieme a Giovanni Paolo II - si percepisce un carico di emozioni, di sentimenti che è difficile descrivere aparole. Dieci anni che lo hanno visto quotidianamente accanto a Wojtyla per la stesura di encicliche, documenti, omelie. “L’esperienza più importante della mia vita. Un’esperienza unica, irripetibile”, così la definisce Ptasznik.
"Storia di un dono" è un bel progetto di raccolta fondi per lo Sri Lanka, duramente colpito dalla povertà e ora anche dall'emergenza Covid-19. Per molti di loro, che traggono l'indispensabile per la sussistenza della giornata nei campi, il lockdown imposto dal governo per il virus purtroppo si traduce immediatamente nell'incertezza di un pasto quotidiano. Ma c'è chi non si arrende davanti a tutto questo. Perchè donare a chi non ha è il più bel dono che possiamo fare a noi stessi. Di questa raccolta fondi e altri progetti ACI Stampa ne ha parlato con Fabio Barbati, organizzatore e responsabile di "Storia di un dono":
Finalmente c'è una data per la beatificazione di Carlo Acutis. Il ragazzo speciale che amava l'Eucarestia e l'informatica, morto a causa di una leucemia fulminante a soli 15 anni, sarà beatificato il 10 ottobre, alle 16, nella Basilica Papale di San Francesco ad Assisi. Carlo ha vissuto una vita breve, ma intensa. Ma chi era davvero questo giovane che al centro della sua vita aveva messo il Signore? ACI Stampa lo ha chiesto alla mamma, Antonia Salzano, che lo conosceva meglio di chiunque altro.
Il coronavirus è ufficialmente arrivato anche in Malawi. È iniziata la lotta contro il tempo per prevenire e arginare più possibile il contagio in uno dei paesi più poveri dell’Africa Sudorientale. A preoccuparsi del grave fenomeno della povertà in Malawi, e ora anche della pandemia da coronavirus, è Don Marco Briziarelli, giovane sacerdote perugino, presidente dell’associazione “Amici del Malawi Onlus”, una delle principali realtà missionarie dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve. ACI Stampa ha intervistato Don Marco.
Come hanno vissuto i giovani di Padova il duro periodo del lockdown? E quali sono i progetti futuri? La situazione senza dubbio è incerta, ma la voglia di andare avanti è forte. Perchè è "fondamentale costruire insieme un pensiero nuovo". ACI stampa ha intervistato Don Paolo Zaramella, direttore dell'Ufficio di Pastorale dei Giovani della Diocesi di
Il Dispensario Pediatrico Santa Marta è una piccola oasi di generosità e tenerezza all'interno della Città del Vaticano. I bambini, accolti dai medici e dai volontari, vengono da tutto il mondo insieme alle loro famiglie, per ricevere gratuitamente cura e assistenza medica. Tutto questo lavoro durante il lockdown non è stato possibile, e la chiusura è stata drastica, per la prima volta. Ma dal 3 giugno, in maniera graduale, le porte del Dispensario si stanno riaprendo, e con loro, la speranza.
La Gioventù Francescana d'Italia non si è mai fermata. Nemmeno durante l'emergenza sanitaria. Sono continuati gli incontri, i progetti, i sogni. I ragazzi, seguendo il modello di San Francesco d'Assisi, si sono incontrati grazie a "sorella rete" e hanno buttato giù una bella lista di iniziative e lavori. E non è mancato nemmeno il silenzio, quel periodo di "eremo" tanto amato e raccomandato dal poverello di Assisi. ACI Stampa ha intervistato Giona Messina, Presidente della Gioventù Francescana d'Italia.
Con la "Fase 2", grazie alle disposizioni contenute nel protocollo firmato da governo e CEI, in vigore dal 18 maggio, riprenderanno le messe con il popolo. "Laddove la partecipazione attesa dei fedeli superi significativamente il numero massimo di presenze consentite - si legge nel documento - si consideri l'ipotesi di incrementare il numero delle celebrazioni liturgiche". Ma come rimediare a tutto questo? E' possibile facilitare l'accesso ai luoghi di culto senza creare assembramenti o lunghe attese per partecipare alla Santa Messa?
Monsignor Mariano Crociata, Vescovo di Latina - Terracina - Sezze - Priverno, è in prima linea per dare conforto e appoggio ai suoi fedeli. Non solo Roma, ma anche le province del Lazio sono state colpite dal Coronavirus. Ma quali sono state le iniziative delle diocesi del Lazio durante l'emergenza Covid-19? ACI Stampa lo ha chiesto al Vescovo di Latina, Terracina-Sezze-Priverno.
Taiwan è stata tra le prime nazioni a muoversi per contrastare la diffusione del coronavirus e tra le primissime a lanciare l’allarme internazionale all’Organizzazione Mondiale della Sanità. Ma Taiwan è considerata dalla Cina una “provincia ribelle”, come tale è riconosciuta come nazione solo da 15 Stati, tra cui la Santa Sede.
Le Clarisse Eremite di Fara in Sabina continuano la loro preghiera preziosa e il loro lavoro in solitudine, anche durante l'emergenza Coronavirus. A causa della pandemia, metà della popolazione nel mondo si trova in questo momento come in una "clausura forzata". Abbiamo chiesto alle clarisse di spiegarci il significato dell'isolamento, del silenzio, della distanza sociale. Come possiamo trasformare il Covid-19 in un'opportunità o in una (ri)scoperta di quello che siamo?
L’Italia da settimane è piombata nell’incubo del coronavirus che sta mietendo vittime di giorno in giorno. La Lombardia è la regione più colpito da questo nemico invisibile e la provincia di Bergamo sta pagando un tributo altissimo in termini di vite umane. ACI Stampa ha raggiunto il Vescovo di Bergamo, Monsignor Francesco Beschi, al quale ha chiesto - in questa intervista - di fare il punto della situazione con uno sguardo al futuro.
“Papa Francesco ci ha insegnato che non è un problema essere in pochi. È un problema non avere sapore”. Il Cardinale Cristobal Lopez, arcivescovo di Rabat, guarda indietro al viaggio di Papa Francesco in Marocco, avvenuto un anno fa. Da allora, la piccola Chiesa del Marocco ha continuato la sua strada, rafforzata anche dalla decisione di Papa Francesco di creare cardinale l’arcivescovo di Rabat. È lui a fare con ACI Stampa un punto della situazione, ad un anno dalla visita.
Sono tante e davvero lodevoli le iniziative dei frati minori di Assisi in questi tempi duri e difficili per l'emergenza coronavirus. San Francesco, patrono d'Italia, non smette di guidare e proteggere i suoi amati fratelli e le sue care sorelle, con l'ausilio della preghiera costante, del rispetto delle norme e della solidarietà. ACI Stampa ne ha parlato con Padre Enzo Fortunato, Direttore Rivista San Francesco.
A causa del numero elevatissimo di contagiati da Coronavirus, l'Italia è tutta una zona rossa. Non si può più entrare o uscire dalla propria abitazione e tanto meno dal proprio comune di residenza. L'hashtag #iorestoacasa è diventato un vero e proprio decreto. Ma chi una casa non ce l'ha? E i lavoratori che hanno dovuto chiudere le attività? Chi pensa a chi ha davvero bisogno di aiuto? ACI Stampa ne ha parlato con Francesco Chiavarini, portavoce della Caritas Ambrosiana.
La sfida comune dei vescovi delle regioni arabe è quello di entrare in dialogo con l’Islam. Lo sottolinea il vescovo Giorgio Bertin, vescovo di Gibuti dal 2001 e amministratore apostolico di Mogadiscio dal 1990. Il francescano italiano era tra i vescovi che hanno partecipato alla riunione della Conferenza Episcopale dei vescovi Latini delle Regioni Arabe (CELRA), che si è riunita dal 17 al 20 febbraio a Roma. Con ACI Stampa, ha parlato dei temi dell’incontro, dell’organizzazione della Giornata Mondiale della Gioventù per i giovani delle regioni arabe, della difficile situazione della Somalia.
Il Centro Italiano Femminile è un'associazione di donne, credenti, cittadine. I gruppi sono costituiti da donne che si propongono di interagire con le istituzioni per il pieno esercizio dei diritti di cittadinanza .Le iniziative del Cif esprimono un impegno culturale, politico e civile orientato alla costruzione di rapporti di promozione umana, di giustizia e di pace. ACI Stampa per conoscere meglio questa bella realtà ha intervistato Renata Natili Micheli, Presidente nazionale Centro Italiano Femminile.