Il percorso giubilare nelle Diocesi d'Italia porta Acistampa ed i suoi lettori a incontrare il Vescovo di Reggio Emilia - Guastalla, Monsignor Massimo Camisasca. A lui abbiamo chiesto come la Diocesi emiliana stia vivendo questo percorso giubilare straordinario voluto da Papa Francesco.
Il viaggio di Acistampa tra le varie Diocesi italiane per la celebrazione del Giubileo della Misericordia a livello locale questa volta fa tappa nel Mezzogiorno. A rispondere alle nostre domande è l'Arcivescovo di Reggio Calabria-Bova, Monsignor Giuseppe Fiorini-Morosini.
In questi giorni a Roma si celebra il Giubileo dei Militari. Ordinari militari e cappellani di tutto il mondo sono giunti nella Città Eterna per celebrare il loro Giubileo della misericordia. Domani la messa solenne nella Basilica Vaticana presieduta dal Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato. Acistampa ha incontrato l’Arcivescovo Fernando Guimaraes, CSSR, Ordinario Militare del Brasile con il quale ha fatto il punto sull’esperienza giubilare e sull’impegno dei cappellani militari all’interno delle Forze Armate.
L'itinerario giubilare questa domenica ci porta in Umbria. Acistampa ha intervistato Monsignor Domenico Sorrentino, Vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino per scoprire le iniziative diocesane giubilari della Diocesi.
Una “emergenza umanitaria” di cui il mondo non si rende conto: questo è quello che avviene in Ucraina nelle parole di Borys Gudziak, eparca della Chiesa greco-cattolica a Parigi. Grato per l’appello ad una colletta straordinaria per la Ucraina, il vescovo greco-cattolico parla con ACI Stampa della drammatica situazione che si vive sul territorio. E afferma: “In tutto il mondo, le parrocchie greco-cattoliche raccolgono fondi e aiuti per l’Ucraina. Ma anche le loro forze sono allo stremo. C’è bisogno di aiuto”.
Un nuovo dicastero, per assumersi il rischio della comunicazione. In una lunga intervista con ACI Stampa, monsignor Dario Edoardo Viganò, prefetto della Segreteria per la Comunicazione, racconta i passi in avanti della riforma. Chiede una comunicazione più proattiva, soprattutto a livello istituzionale, ben consapevole però che “ogni comunicazione è un rischio”. Per questo motivo – afferma - le preoccupazioni sulle possibili cattive interpretazioni della comunicazione spontanea (o ingenua) di Papa Francesco sono “pregiudiziali”. Anche perché l’attenzione intorno alle parole del Papa è enorme: basti pensare all’enorme successo che ha avuto lo sbarco in Instagram del Pontefice. E delinea tra i passi da fare anche l’istituzione di un dipartimento di comunicazione economico-finanziaria e di un dipartimento di ‘crisis communication’ nella Direzione Istituzionale, ovvero nella Sala Stampa Vaticana.
Come interpretare l’Amoris Laetitia? Mentre il testo dell’esortazione di Papa Francesco viene tirato da una parte e dall’altra, cercando di enfatizzare novità vere e presunte, José Granados, vicepreside dell’Istituto Giovanni Paolo II per gli Studi sul Matrimonio e la Famiglia e consultore della Segreteria del Sinodo dei Vescovi, dà una chiave di lettura infallibile: tutto va interpretato nella tradizione della Chiesa. Basti pensare che anche i riferimenti alla sessualità sono stati sviluppati a partire dalla Teologia di Giovanni Paolo II.
Il viaggio di Acistampa attraverso le Diocesi italiane questa domenica ci porta in Friuli Venezia Giulia. A rispondere alle nostre domande sulle celebrazioni giubilari a livello diocesano è l'Arcivescovo di Gorizia, Monsignor Carlo Redaelli.
I gruppi vanno e vengono dall’arcivescovado di Cracovia, per celebrare la Messa dove la celebrava San Giovanni Paolo II. Tre stanze più in là il Cardinal Stanislao Dziwisz, arcivescovo di Cracovia e per una vita segretario particolare del Papa santo, siede in un ampio salone, sormontato dalle immagini dei Papi del secolo. Dalla stanza a fianco, si accede al balcone da dove Giovanni Paolo II si affacciava, dove si è affacciato Benedetto XVI e dove si affaccerà anche Francesco. Lo sguardo concentrato tradisce un po’ il peso dei suoi 77 anni. Parla di tutto con il piccolo gruppo di giornalisti che lo è andato a trovare per una visita di cortesia: della Giornata Mondiale della Gioventù che si terrà prossimamente a Cracovia; della fedeltà della Polonia alla Chiesa e al Papa, ma anche ai valori cristiani; dei suoi ricordi con Giovanni Paolo II, che sente “sempre presente.” Con una convinzione: questa sarà la Giornata Mondiale della Gioventù della Pace.
Un impegno lungo un anno. Sono le iniziative messe in campo dalla Diocesi suburbicaria di Frascati ed illustrate ad Acistampa dal Vescovo, Monsignor Raffaello Martinelli.
Dopo aver conversato con i Vescovi di Agrigento e Carpi, Acistampa prosegue il suo itinerario attraverso le Diocesi italiane per scoprire come si vive il Giubileo della Misericordia a livello locale. Oggi è la volta della Diocesi di Concordia- Pordenone con un colloquio con il Vescovo, Monsignor Giuseppe Pellegrini.
Acistampa prosegue il suo viaggio attraverso le diocesi italiane per scoprire come si vive a livello locale l’Anno Santo della Miserircordia. Dopo il Cardinale Montenegro, Arcivescovo di Agrigento, a rispondere alle nostre domande è oggi il Vescovo di Carpi, Monsignor Francesco Cavina.
Papa Francesco ha voluto che il Giubileo della Misericordia venisse vissuto anche e soprattutto a livello locale, a partire dall’apertura della Porta Santa di ogni cattedrale. Acistampa inizia un cammino con i Vescovi italiani chiedendo loro come la loro Diocesi sta vivendo questo Anno Santo. Abbiamo iniziamo questa serie di interviste con il Cardinale Francesco Montenegro, Arcivescovo di Agrigento.
L’Aula del Senato riprende oggi l’esame del disegno di legge Cirinnà sulle unioni civili. Le votazioni dovrebbero avere inizio in corso di seduta. Ma sul provvedimento resta alto lo scontro politico, anche all’interno della stessa maggioranza di governo. Contraria la componente di Area Popolare del ministro dell’Interno Alfano. Acistampa ha chiesto conto della contrarietà del gruppo parlamentare all’ex Presidente del Senato Renato Schifani, attualmente capogruppo in Senato di AP.
Ieri al Circo Massimo, a Roma, il Family Day. Tra le centinaia di migliaia di manifestanti anche diversi esponenti del mondo politico. Tra loro anche Gianluca Galletti, Ministro dell’Ambiente del Governo Renzi. Unico esponente dell’esecutivo che ha partecipato al raduno. Acistampa lo ha intervistato.
Un evento laicale che ha raccolto centinaia di migliaia di persone. E’ il Family Day che si è svolto nel pomeriggio al Circo Massimo, a Roma. Una occasione per ribadire – hanno spiegato manifestanti ed organizzatori – la centralità della famiglia così come previsto dalla Costituzione della Repubblica nella società italiana. Tra i tanti manifestanti anche alcuni vescovi. Tra loro Monsignor Giancarlo Maria Bregantini, Arcivescovo di Campobasso Boiano, che ad Acistampa ha confidato le sue impressioni e le sue sensazioni.
Lo hanno chiamato Vatileaks 2, e dovrebbe riprendere a febbraio. Ma, mentre si fanno le perizie richieste dagli avvocati, c’è un altro processo, mediatico, che ha luogo ad opera di quanti sono imputati. Si parla spesso di “un processo farsa”, un “processo politico”, un processo “in uno Stato con un codice che risale a prima del re”, un processo “che non avrebbe luogo in nessun altro Stato del mondo”. Ma è davvero così? ACI Stampa lo ha chiesto a Paolo G. Carozza, esperto di diritto internazionale, direttore Helen Kellogg Institute for International Studies dell’Università di Notre Dame.
L’unità dei cristiani comincia dalla Lettonia. Almeno quest’anno in cui è stato proprio l’arcivescovo di Riga, Zbignevs Stankevics, a coordinare i lavori per la stesura del sussidio di preghiera per la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. È una comunità viva, quella lettone. Lo scorso dicembre, è stata aperta Radio Marija Latvija, che ha – racconta l’arcivescovo Stankevics – “diventa una voce cattolica importante tra le radio, dando la possibilità di diffondere il messaggio di Cristo anche a coloro che non vanno in Chiesa”. L’arcivescovo parla con ACI Stampa anche del modo in cui si è sviluppata la stesura del sussidio.
Il Papa in Sinagoga è stato un vero incontro con la comunità. Lo spiega il rabbino Di Segni, a capo della comunità ebraica romana dal 2001, tracciando il bilancio della visita di Papa Francesco nella Sinagoga di Roma dello scorso 17 gennaio. È stato un incontro con la comunità, perché il Papa non ha voluto le personalità politiche “che in genere invitiamo per cortesia”. Un incontro che segnala che i rapporti tra Ebrei e cristiani sono buoni. Nel suo studio nella Sinagoga di Roma, con sullo sfondo una Menorah e un armadio con 15 cassetti di una certa antichità e nei quali si raccoglievano i documenti delle offerte per le opere di carità della comunità ebraica di Roma (da quella per Gerusalemme alle doti per le Vergini a quelle per la sanità), Rav Di Segni parla a tutto campo con ACI Stampa. Chiarendo anche alcune incomprensioni.
Tra le diverse pubblicazioni per il Giubileo della Misericordia una in particolare va segnalata considerando che l’ autore è il cardinale Mauro Piacenza Penitenziere maggiore, insieme al giornalista Saverio Gaeta. “ Il Giubileo della Misericordia. Un manuale per vivere l’Anno Santo” è edito da Rai-Eri. Tra i temi trattati dal cardinale quello della indulgenza. Abbiamo chiesto al Penitenziere maggiore di spiegare ai nostri lettori il rapporto tra porta santa, giubileo ed indulgenza.