Con l'hashtag # ThankYouJohnPaul2, nei social media si possono leggere migliaia di ringraziamenti a San Giovanni Paolo II, che provengono da tutto il mondo da diversi giorni.
“Secondo quello che mi hanno detto dopo, il momento della nascita è stato di pomeriggio, tra le cinque e le sei. Dunque, quasi nello stesso momento in cui, cinquantotto anni dopo, sono stato eletto Papa, di pomeriggio, tra le cinque e le sei”.
231 cardinali creati in 9 diversi concistori. Anche sul fronte del Collegio cardinalizio quello di Giovanni Paolo II è stato il pontificato dei record. Seguendo la scia dei suoi predecessori, Giovanni Paolo II ha internazionalizzato sempre più il Sacro Collegio, scegliendo sempre con il massimo equilibrio sia tra i suoi collaboratori nella Curia Romana, sia tra i pastori alla guida delle diverse diocesi in tutto il mondo.
“Le sue varie esperienze di vita, tra cui segnatamente i drammi epocali e le sofferenze personali, interpretate nella luce dello Spirito, lo condussero a sviluppare con singolare profondità la riflessione sull’uomo e sulle sue radici culturali, come riferimento imprescindibile per ogni proclamazione del Vangelo”.
"Lontane rive di silenzio cominciano appena di la' dalla soglia/Non le sorvolerai come un uccello. / Devi fermarti a guardare sempre più in profondità/ finché non riuscirai a distogliere l'anima dal fondo".
Nell'autunno del 1919, Emilia Wojtyła scoprì che stava aspettando un bambino. Aveva già un figlio, il tredicenne Edmund, la figlia secondogenita morì poco dopo il parto, quindi la donna aveva paura di non poter avere più figli.
In questo momento difficile per tutti noi nel quale lottiamo contro la pandemia di coronavirus e mettiamo in discussione il futuro delle nostre famiglie e società vale la pena chiedere cosa ci direbbe oggi Giovanni Paolo II ?
“È vero che in Giovanni Paolo II la potenza e la bontà di Dio è diventata visibile a tutti noi. In un momento in cui la Chiesa soffre di nuovo per l’assalto del male, egli è per noi un segno di speranza e di conforto”. Con queste parole di preoccupazione ma anche di speranza finisce la lettera speciale che il Papa emerito Benedetto XVI ha preparato in occasione del centenario della nascita di san Giovanni Paolo II (18 maggio).
Pubblichiamo il testo integrale della lettera che Benedetto XVI ha inviato alla Diocesi di Cracovia in occasione del centenario della nascita di Papa Giovanni Paolo II che ricorre il 18 maggio 2020.
“Vengo dunque qui oggi perché proprio in questo giorno dello scorso anno, in piazza san Pietro a Roma, si è verificato l’attentato alla vita del Papa, misteriosamente coinciso con l’anniversario della prima apparizione a Fatima, che ebbe luogo il 13 maggio del 1917.
"Incoraggiamo, per quanto possibile, a partecipare alle Messe e alle funzioni nelle chiese", Lo afferma il Consiglio permanente della Conferenza episcopale polacca in un comunicato emesso dopo l’incontro di sabato a Jasna Góra.
“Alla chiusura del mese mariano, in questa splendida sera romana, presso questo luogo che ci richiama la grotta di Lourdes, dobbiamo riflettere, Sorelle e Fratelli carissimi, a quello che è stato l’atteggiamento interiore fondamentale della Vergine Santissima nei confronti di Dio: la sua fede. Maria ha creduto!”
“Ricevere il battesimo non significò in alcun modo per Edith Stein rompere con il popolo ebraico. Al contrario ella afferma: “Quando ero una ragazza di quattordici anni smisi di praticare la religione ebraica e per prima cosa, dopo il mio ritorno a Dio, mi sono sentita ebrea”. Di questo ella è stata sempre consapevole: “appartenere a Cristo non soltanto spiritualmente ma anche per discendenza””.
“L’uomo peccatore sa pure che Dio è misericordia e che tale misericordia è infinita: Dio è sempre pronto a perdonare e a rendere nuovamente giusto l’uomo peccatore”.L'ann
“ Io penso che [ebraismo e cristianesimo] devono cercare insieme la loro identità, identità che è propria a ciascuna di quelle due religioni; ma in questa identità propria e, diciamo, diversa, c’è la radice comune, c’è lo stesso Dio”.
Per capire la sua fede, la sua anima, la sua spiritualità bisogna venire qui, a Kalwaria Zebrzydowska. Perché Karol Wojtyła si è formato umanamente e spiritualmente in questo santuario unico: santuario della Passione e allo stesso tempo mariano.
Ieri si è celebrata la XXXV Giornata mondiale della Gioventù e si è celebrata a livello diocesano. Il Papa lo ha ricordato all’ Angelus.
“Tutto ciò che è contro la vita stessa, come ogni specie di omicidio, il genocidio, l'aborto, l'eutanasia e lo stesso suicidio volontario;
Non tutti sanno che tra la schiera innumerevole di medici che sacrificarono la loro vita aiutando gli ammalati c’è anche un giovane medico polacco, Edmund Antoni Wojtyła, fratello di Karol.
“Desideriamo annunziare all’Urbe e all’Orbe l’Eucaristia, cioè la Gratitudine. Questo Sacramento è il segno della gratitudine di tutto il creato per la visita del Creatore.