Ottobre sarà un mese denso di appuntamenti diplomatici, per Papa Francesco, che vedrà tre primi ministri e tre presidenti. Da Angela Merkel a Joe Biden, passando per i primi ministri di Malta e Francia, Papa Francesco riceverà diversi leader in Vaticano, che converranno a Roma anche in occasione del G20.
Potrebbe aggiungersi anche il presidente USA Joe Biden alla fitta agenda di incontri diplomatici di Papa Francesco prevista in questo giugno. Oltre alla possibile visita del presidente degli Stati Uniti, Papa Francesco riceverà i presidenti di Austria, Georgia e Cile, mentre presenteranno le credenziali gli ambasciatori di Gabon e Nigeria. A questo si aggiungono i preparativi per la giornata di preghiera per il Libano del prossimo 1 luglio; e la nomina del nuovo nunzio in Israele e Cipro, incarico chiave nello scacchiere diplomatico della Santa Sede.
La preghiera del Papa per Joe Biden, 46esimo presidente USA, è che le sue decisioni "siano guidate dalla preoccupazione di costruire una società improntata su autentica giustizia e libertà, insieme al rispetto per i diritti e la dignità di ogni persona, specialmente i poveri, i vulnerabili e quelli che non hanno voce".
Papa Francesco non ha atteso il giuramento del 20 gennaio e già ieri ha telefonato al Presidente eletto degli Stati Uniti Joe Biden per congratularsi per la sua elezione. DI solito il Pontefice attende il giuramento del nuovo inquilino della Casa Bianca inviando un telegramma augurale.
I media americani, e a ruota quelli del mondo, hanno annunciato ieri che il candidato democratico Joseph Robinette Biden Jr - meglio noto come Joe - ha raggiunto la fatidica soglia dei 270 voti elettorali per ottenere la presidenza degli Stati Uniti. Una vittoria non riconosciuta dall'attuale inquilino della Casa Bianca, il repubblicano Donald Trump, che annuncia battaglie legali in tutti gli Stati in bilico.